Veneto, ora dovrai pagare per farla: è in arrivo un apposito ticket

Centro fondo Campomulo di Asiago

Vista innevata del centro fondo Campomulo di Asiago (facebook.com) - www.management.cue

Polemiche in Veneto; l’introduzione di una tassa per percorrere una nota pista sciistica ha scatenato moltissime reazioni negative.

Di fronte all’eccesso del boom turistico, ogni realtà locale fa il meglio che può per generare profitto. Tutta via quando tali decisioni intaccano azioni semplici del quotidiano, la polemica si incendia, soprattutto sui social.

La recente decisione di introdurre un biglietto d’ingresso al costo di tre euro per i pedoni, oltre agli otto euro previsti per il parcheggio, nel comprensorio sciistico di Campomulo, situato sull’Altopiano in Veneto, ha generato un acceso dibattito di carattere pubblico.

Tale misura, concepita per sostenere i costi di gestione e manutenzione dell’area, ha diviso l’opinione pubblica, suscitando reazioni sia critiche che favorevoli, sia sui social media che tra i visitatori.

Una scelta controversa

Secondo le parole del Corriere del Veneto, numerose persone hanno manifestato il proprio disappunto riguardo al costo, considerandolo un ostacolo all’accesso a un luogo ritenuto di pubblico dominio. Alcuni definiscono questa iniziativa come “anti-turistica“, mentre altri riconoscono la necessità di coprire le spese per la gestione delle piste, la rimozione della neve e la manutenzione delle strade.

Lara Gallenda, responsabile del centro fondo e del rifugio Campomulo, avrebbe difeso tale scelta, spiegando che l’organizzazione sostiene il 40% dei costi relativi alla manutenzione della strada che conduce dal paese al comprensorio e il 100% delle spese dalla zona dell’arco d’ingresso in avanti. Ciò comporta l’impiego quotidiano di mezzi quali ruspe, spargisale e spargighiaino, indispensabili per garantire l’accessibilità dell’area durante la stagione invernale.

Panorama Campomulo di Asiago
Panorama dal Centro fondo Campomulo (facebook.com) – www.managementcue.it

I fattore alla base di questa scelta

Un ulteriore fattore alla base della decisione riguarda il fenomeno del parcheggio selvaggio, che in passato ha ostacolato il passaggio dei mezzi di soccorso durante i periodi di maggiore afflusso turistico. Al fine di migliorare la regolamentazione dell’accesso, la biglietteria è stata collocata all’ingresso del centro fondo e sono stati installati cartelli di divieto di sosta lungo la strada. Gallenda inoltre ha evidenziato che questa misura è stata adottata con responsabilità, ma è necessaria per garantire un’esperienza sicura e organizzata per tutti i visitatori.

Nonostante le polemiche, alcuni turisti sembrano accettare con favore il costo di accesso, sottolineando che, considerando il prezzo del biglietto e del parcheggio, la spesa rimane contenuta, in particolare per gruppi o coppie. Secondo questi visitatori, pagare un modesto contributo è preferibile rispetto a dover affrontare difficoltà logistiche o disagi legati al sovraffollamento. In questa conclusione, questa questione riflette il delicato equilibrio tra l’accessibilità, la sostenibilità economica e la gestione del territorio, evidenziando come decisioni amministrative, apparentemente semplici, possano dar luogo a dibattiti più ampi sull’uso e sulla valorizzazione delle risorse comuni.