730, rimborsi cancellati: anche se hai diritto a una somma nessuno te la darà | Purtroppo non puoi farci nulla ormai
I rimborsi cancellati con il 730? Ecco cosa sta succedendo davvero per chi ha diritto a un rimborso dal Fisco.
Il modello 730 è la dichiarazione dei redditi più comune in Italia. Pensato per i lavoratori dipendenti e pensionati, permette di calcolare le tasse in modo semplice e rapido. Grazie al 730, il rimborso o il conguaglio dell’Irpef avviene in busta paga o nella pensione, senza dover effettuare versamenti.
Per presentare il 730, puoi andare a un Caf o a un professionista abilitato. Il modello arriva precompilato dall’Agenzia delle Entrate con i dati già a disposizione (redditi, detrazioni, ecc.). Devi solo verificare i dati e correggere dove serve.
Il 730 offre vantaggi: semplifica la dichiarazione dei redditi, evita errori di calcolo, permette di ottenere rapidamente il rimborso o il conguaglio. Consente di usufruire di tutte le detrazioni e deduzioni previste dalla legge.
Ora chi ha diritto a ottenere un rimborso rischia di trovare una brutta sorpresa. Di cosa parliamo e che sta succedendo a chi ha diritto al rimborso con la presentazione della dichiarazione? Scoprilo ora!
Cosa troverai in questo articolo:
Questioni di cartelle
Le cartelle esattoriali sono atti amministrativi notificati dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione ai contribuenti che hanno dei debiti con lo Stato. Questi debiti possono derivare da imposte non pagate, multe, contributi previdenziali non versati o altre tipologie di debiti iscritti a ruolo.
La cartella esattoriale riassume l’importo totale del debito, comprensivo di interessi e sanzioni, e indica i termini entro cui il debito deve essere saldato. Il mancato pagamento entro i termini stabiliti può comportare l’applicazione di ulteriori sanzioni e l’avvio di procedure esecutive per il recupero coattivo del credito. Cosa c’entra con il tuo rimborso? Purtroppo potrebbe essere un problema.
Cosa succede
Rimborsi superiori a 60 euro possono essere trattenuti se hai cartelle esattoriali scadute per un importo superiore a 1.500 euro. Questa situazione è dovuta al fatto che la riforma della riscossione, che prevedeva nuove soglie e procedure più flessibili, non è ancora operativa stando a quanto riportato da InvestireOggi.
Il regolamento attuativo che dovrebbe definire le modalità di applicazione delle nuove norme non è stato ancora approvato. Una volta approvato il regolamento attuativo, entreranno in vigore le nuove disposizioni previste dalla riforma della riscossione. Il blocco dei rimborsi scatterà solo per importi superiori a 500 euro, in presenza di cartelle esattoriali scadute. I soldi vanno persi? Assolutamente no: li ritrovi sempre nella tua dichiarazione e puoi usarli come sconto sulle tasse da pagare per l’anno della dichiarazione.