Se sei nato quest’anno dici addio alle tasse: non sei obbligato a pagarle più | Se non ne approfitti peggio per te
Alcuni fortunati possono evitare di pagare le tasse e accedere ad alcune agevolazioni. Ecco quali sono e come fare per averle ora!
Le tasse sono contributi obbligatori che i cittadini versano allo Stato per finanziare i servizi pubblici. Possono essere dirette (sul reddito o sul patrimonio) o indirette (sui consumi). Le tasse garantiscono l’erogazione di servizi essenziali come la sanità, l’istruzione e la sicurezza.
Le esenzioni fiscali sono agevolazioni che permettono a determinate categorie di contribuenti di non pagare alcune tasse o di pagare importi ridotti. Possono essere concesse in base al reddito, alla situazione familiare, alla tipologia di reddito o a condizioni sociali.
Il sistema fiscale è uno strumento per promuovere la giustizia sociale. Con le tasse progressive si cerca di ridurre le disuguaglianze e di redistribuire la ricchezza. Cosa cambia ora per i contribuenti?
Conoscere le tasse e le esenzioni a cui si ha diritto è importante per ogni cittadino. Informati sulle leggi fiscali vigenti per evitare errori e usufruire di tutti i benefici previsti. Ecco uno che non puoi lasciarti sfuggire!
Cosa troverai in questo articolo:
Come funzionano le tasse in Italia
L’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) è il tributo più importante e si applica su tutti i redditi percepiti dai cittadini. Oltre all’IRPEF, esistono numerose altre imposte, dirette e indirette, che gravano su redditi, consumi e patrimonio.
La pressione fiscale in Italia è considerata alta rispetto ad altri Paesi europei, anche se negli ultimi anni sono state introdotte diverse misure per alleggerire il carico fiscale sulle famiglie e sulle imprese. Chi non deve pagare più le tasse e perché? Scoprilo ora!
L’anno che conta
La riforma fiscale 2025 ha confermato la “no tax area” per pensionati e dipendenti, una fascia di esenzione fiscale che tutela chi percepisce redditi fino a 8.500 euro annui. Grazie a questa misura, l’imposta sul reddito (IRPEF) non è dovuta per i contribuenti che rientrano nei limiti previsti. Questa soglia, stabilita dalla riforma IRPEF del 2024, promuove l’equità fiscale equiparando progressivamente i redditi da lavoro dipendente e da pensione. La misura si applica automaticamente: per i lavoratori dipendenti, l’esenzione è calcolata dal datore di lavoro; per i pensionati, è l’INPS a gestire l’applicazione diretta dell’esonero.
L’esenzione fiscale della “no tax area” copre l’IRPEF e le addizionali regionali e comunali. La soglia unificata di 8.500 euro è un miglioramento rispetto agli anni precedenti, dove i limiti variavano tra categorie: nel 2023, era fissata a 8.174 euro per dipendenti e 5.500 euro per autonomi. Così chi è almeno del 1958 e ha 67 anni ha diritto a rientrare in questa fascia se ha gli altri requisiti di reddito. La notizia arriva da Ti Consiglio.