Contributi, li versi per 15 anni e la pensione massima è tua: altro che 40 anni di lavoro, basta molto meno

Coppia con soldi (Depositphotos foto)

Coppia con soldi (Depositphotos foto) - www.managementcue.it

Versamenti ridotti e pensione massima in poco tempo: scopri le deroghe del sistema previdenziale per l’accesso alla pensione.

Quando si parla di pensioni, spesso l’immagine che salta in mente è quella di una vita intera trascorsa a lavorare, con il sogno di un giorno finalmente “andare in pensione”. Ma forse non è proprio così per tutti. Il sistema previdenziale italiano presenta delle regole che potrebbero far rivedere i piani di molti.

Eppure, a sentir parlare di pensionamento, il primo pensiero va a quelle soglie rigide: anni di contributi versati, età minima da raggiungere. Sembrano ostacoli invalicabili. Ma il punto è proprio questo: ci sono delle alternative che rendono la questione meno “impossibile” di quello che si potrebbe credere. E no, non sono trucchi o scappatoie. Sono possibilità concrete che il sistema stesso prevede.

Il mondo delle pensioni in Italia, però, è tutto tranne che semplice. Si parla spesso di chi ha iniziato a lavorare prima o dopo certe date, di chi rientra nel sistema retributivo o in quello contributivo. Due mondi separati, con regole e calcoli diversi. Insomma, per capire cosa ti aspetta davvero, serve un minimo di conoscenza o, perlomeno, sapere dove guardare.

Tra le tante chiacchiere sul tema, una cosa salta all’occhio: non serve per forza lavorare quarant’anni o più per avere una pensione che ti permetta di vivere dignitosamente. In certi casi, bastano molte meno fatiche, anche se ovviamente ci sono regole e paletti da rispettare.

Pensioni di vecchiaia: le nuove opportunità del 2025

Le pensioni di vecchiaia restano tra le più conosciute e utilizzate. Anche nel 2025, l’età pensionabile rimarrà ferma a 67 anni, un limite che ormai ci siamo abituati a vedere. Ma la vera novità riguarda i requisiti contributivi. Per chi è nel sistema contributivo puro, alcune opzioni sono più flessibili rispetto al passato, e ci sono addirittura vantaggi per le mamme lavoratrici.

Già oggi, chi ha avuto figli può anticipare il pensionamento di diversi mesi. Nel 2025 questo margine crescerà ancora, arrivando a un massimo di 16 mesi per le donne con quattro figli o più. Una possibilità che fa gola a chi ha accumulato meno anni di lavoro, ma vuole comunque uscire prima dal mondo del lavoro.

Pensionamento anticipato (Depositphotos foto)
Pensionamento anticipato (Depositphotos foto) – www.managementcue.it

Come andare in pensione con 15 anni di contributi

Un’altra possibilità che continua a destare curiosità sono le cosiddette deroghe Amato. Queste regole speciali permettono di accedere alla pensione con soli 15 anni di contributi, a patto di rispettare alcune condizioni. Ad esempio, chi ha accumulato almeno 15 anni di versamenti entro il 31 dicembre 1992 può sfruttare questa opportunità senza dover raggiungere i classici 20 anni richiesti.

Ovviamente, non è una soluzione che va bene per tutti. Le deroghe Amato hanno criteri piuttosto rigidi e non sempre facili da soddisfare. Però, per chi rientra nei parametri, rappresentano una vera e propria ancora di salvezza, soprattutto per chi ha avuto carriere lavorative frammentate o iniziato a versare contributi molti anni fa. In ogni caso, vale la pena informarsi: sapere come muoversi nel labirinto delle pensioni può fare davvero la differenza.