Pensione 2025, se vuoi smettere di lavorare comincia a contare: l’età minima si alza ancora | Tutte le modifiche

Due anziani tengono in mano soldi e al centro c'è un salvadanaio a forma di maialino

Pensioni 2025, la Legge di Bilancio premia chi vuole continuare a lavorare (Freepik Foto) - www.managementcue.it

Pensioni, bonus, partite IVA: sono tutti in attesa trepidante della Legge di Bilancio 2025. Chi sarà fortunato e chi invece dovrà stringere la cinghia?

Ci sono fasi della vita che scorrono rapide, lasciandoci il tempo appena per un respiro. L’infanzia che vola via, i sogni che si trasformano in progetti, i giorni che diventano anni. E poi arriva quel momento in cui ci si ferma a riflettere: cosa c’è oltre il lavoro?

Alcuni vedono il pensionamento come una liberazione, un’occasione per riscoprire sé stessi. Altri, invece, temono il vuoto di giornate troppo silenziose. In ogni caso, si tratta di una transizione che tutti, prima o poi, ci troviamo ad affrontare.

La buona notizia? Il sistema pensionistico si evolve, adattandosi ai tempi che cambiano. Il 2025 porta con sé qualche sorpresa interessante, offrendo opzioni che potrebbero cambiare il tuo modo di pensare al futuro.

Dunque, che tu sia pronto a salutare la scrivania o abbia ancora voglia di metterti in gioco, scopri cosa riserva il nuovo anno per il tuo percorso lavorativo e personale.

Lavorare di più, scegliere di meno? Non proprio

Con la Legge di Bilancio 2025 arriva una modifica importante per il personale pubblico. Il pensionamento d’ufficio per chi compie 65 anni entro il 31 agosto 2025 viene abolito, lasciando ai lavoratori la possibilità di continuare fino ai 70 anni. Un cambio di rotta significativo, soprattutto per chi si sente ancora pieno di energia e voglia di fare.

Per accedere alla pensione anticipata restano i requisiti contributivi invariati: 41 anni e 10 mesi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Chi decide di restare può beneficiare del bonus Maroni, un incentivo che premia la scelta di prolungare l’attività lavorativa. È un modo per garantire maggiore flessibilità, adattandosi alle esigenze di chi non è ancora pronto a fermarsi.

Nuove strade per chi vuole fermarsi prima

Un’interessante innovazione riguarda chi desidera anticipare il ritiro. Sarà possibile andare in pensione a 64 anni, a patto di combinare la previdenza obbligatoria con quella complementare. Per accedere a questa opzione, è necessario garantire un importo pari a tre volte l’assegno sociale, circa 1.603 euro al mese.

Questa soluzione guarda soprattutto ai Millennials, una generazione spesso segnata da carriere discontinue e retribuzioni instabili. È una misura che punta a ridurre le disuguaglianze, offrendo a tutti la possibilità di costruire un futuro più sicuro. Le novità del 2025 non sono solo numeri: rappresentano un passo avanti verso un sistema più flessibile e personalizzabile. Che tu scelga di prolungare il tuo percorso lavorativo o di anticipare il tuo meritato riposo, le opportunità ci sono.