Taglio netto per i dipendenti, niente più bonus ai lavoratori: la Legge di Bilancio è una strage | -80 euro per tutti
Bonus Renzi addio: gli 80 euro previsti per i dipendenti sono da dimenticare subito. Cosa è successo e perché?
Le detrazioni per chi ha figli a carico variano in base all’età e al reddito del figlio. Per i figli sotto i 21 anni, le detrazioni sono assorbite dall’assegno unico. Per i figli tra 21 e 30 anni, spettano detrazioni di 950 euro. Cosa cambia ora?
Per i figli con disabilità accertata, le detrazioni non hanno limiti di età, per un sostegno continuo ai genitori. Oltre alle detrazioni fiscali, è previsto l’assegno unico universale senza restrizioni. Ci sono delle novità in merito?
Chi non ha figli beneficia di minori agevolazioni fiscali rispetto alle famiglie con figli a carico. Il tetto massimo delle detrazioni per redditi tra 75.000 e 100.000 euro viene dimezzato a 7.000 euro.
Le differenze di detrazioni tra chi ha figli e chi non ne ha puntano a incentivare la natalità e sostenere le famiglie. Cosa succede ora che viene meno un beneficio importante per tutti? Ecco cosa c’è da sapere!
Cosa troverai in questo articolo:
Che fine ha fatto il Bonus Renzi
Il Bonus Renzi, introdotto nel 2014 dal governo Renzi, consisteva in un credito fiscale di 80 euro mensili erogato in busta paga ai lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi. La misura era rivolta a chi percepiva redditi all’anno tra 8.174 e 26.600 euro, con lo scopo di aumentare il potere d’acquisto e sostenere i consumi. Il bonus non era soggetto a tassazione.
Nel 2020, il Bonus Renzi è stato sostituito dal trattamento integrativo. Questo nuovo sistema ha ampliato la platea dei beneficiari, includendo i lavoratori con redditi fino a 28.000 euro, per un importo a 100 euro mensili. È stato previsto un beneficio fiscale decrescente per chi guadagna tra 28.001 e 40.000 euro. Qual è la nuova stangata che sta per arrivare?
Cosa è successo
La nuova manovra fiscale introduce una stretta sulle detrazioni per figli a carico. La detrazione di 950 euro sarà limitata ai figli di età compresa tra 21 e 30 anni, con un’eccezione per i figli con disabilità accertata, per i quali non ci sono limiti di età. Il governo stima un risparmio annuo di circa 319,5 milioni di euro grazie alla revisione delle detrazioni.
La manovra prevede un ricalcolo delle detrazioni, con un tetto massimo di 14 mila euro per redditi tra 7 5mila e 100 mila euro, applicabile solo a chi ha più di due figli a carico o figli con disabilità. Per redditi superiori a 100 mila euro, il limite massimo scende a 8mila euro. La legge introduce anche restrizioni per i lavoratori extra UE ed esclude le detrazioni per i familiari a carico residenti all’estero. La notizia arriva da SkyTg24.