Pensione con 15 anni di contributi, nel 2025 finalmente smetti di lavorare: basta una richiesta e cominci ad incassare

Pensione

Donna in pensione (Pexels Foto) - www.managementcue.it

Pensione con 15 anni di contributi, quando è possibile davvero? Ecco tutto quello che c’è da sapere per andare in pensione.

I contributi per i lavoratori dipendenti sono versati dal datore di lavoro all’INPS. L’azienda trattiene la quota a carico del lavoratore dallo stipendio e aggiunge la sua parte, calcolata in base all’aliquota contributiva. Il versamento si fa con l’F24.

I lavoratori autonomi, come artigiani e commercianti, devono versare i contributi all’INPS. Gli importi sono calcolati in percentuale sul reddito dichiarato e si pagano in quattro rate annuali con il modello F24, con delle scadenze da seguire per evitare interessi di mora e sanzioni.

I professionisti con cassa previdenziale dedicata, come avvocati o ingegneri, versano i contributi alla Cassa di appartenenza. Gli importi sono determinati in base al reddito professionale e possono includere una quota fissa e una proporzionale. I versamenti si devono effettuare entro le scadenze stabilite dalla Cassa.

Chi desidera integrare la contribuzione può scegliere il versamento di contributi volontari o per il riscatto di periodi non lavorati, come gli anni universitari. Questi versamenti si effettuano su richiesta all’INPS e servono per raggiungere il diritto alla pensione. Come si fa ad andare in pensione con soli 15 anni di contributi?

Quanti contributi ci vogliono

Per accedere alla pensione di vecchiaia in Italia, sono necessari almeno 20 anni di contributi e aver raggiunto l’età pensionabile stabilita dalla legge. L’età pensionabile è fissata a 67 anni per uomini e donne, con adeguamenti previsti in base all’aspettativa di vita.

I 20 anni di contributi possono includere periodi di lavoro effettivo, contributi figurativi (come malattia e disoccupazione) e riscatti. Chi non raggiunge i 20 anni minimi può ricorrere a deroghe specifiche, come quelle previste dalla legge Amato, o puntare sulla pensione contributiva con almeno 5 anni di contributi, a partire dai 71 anni. Come funziona?

Pensione
Pensionata con caregiver (Pixabay Foto) – www.managementcue.it

Come andare in pensione con 15 anni di contributi

La prima deroga si applica a chi ha accumulato almeno 15 anni di contribuzione, inclusi periodi all’estero, contributi figurativi, riscattati o ricongiunti, accreditati entro dicembre 1992. Questo beneficio è disponibile sia per i lavoratori dipendenti che per gli autonomi, inclusi i dipendenti pubblici. La seconda deroga, invece, si rivolge a chi ha ottenuto l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari entro il 31 dicembre 1992, senza necessità di averli versati. Non è accessibile ai lavoratori iscritti alle gestioni esclusive dell’INPS.

La terza deroga Amato consente la pensione con 15 anni di contributi, ma prevede condizioni più stringenti. È valida solo per i lavoratori dipendenti e richiede almeno 15 anni di contributi da lavoro subordinato accreditati nel Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti, almeno 25 anni di anzianità assicurativa – il primo contributo deve essere stato versato almeno 25 anni prima della domanda di pensione – e almeno 10 anni di lavoro discontinuo, con meno di 52 settimane annue.