Lavoro post laurea, in questo settore si firma immediatamente il contratto: capita a 7 persone su 10
Lavoro dopo la laurea: se ne scegli una specifica il contratto di lavoro potrebbe partire anche subito. Scopri di quale parliamo!
Studiare ciò che si ama aumenta la motivazione e la soddisfazione, per un percorso universitario più appagante. Oltre alle passioni, è importante considerare le opportunità di lavoro offerte dal corso di studi.
Settori come l’ingegneria, l’economia e le professioni sanitarie offrono tassi di occupazione più alti rispetto alla media. Una scelta equilibrata tra interessi personali e richieste del mercato garantisce maggiori possibilità di successo professionale dopo la laurea.
Ogni università ha punti di forza specifici nei vari ambiti disciplinari. Prima di scegliere, è utile confrontare i programmi di studio, le strutture e le opportunità offerte, come tirocini o scambi internazionali.
Quali sono le soluzioni di laurea che ti permettono di entrare nel mondo del lavoro poco dopo aver completato gli studi? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questi percorsi e su cosa offrono a livello lavorativo. Scoprilo ora!
Cosa troverai in questo articolo:
Non tutte le lauree sono uguali
Lauree come Filosofia, Storia dell’Arte, Lettere o Antropologia tendono ad avere tassi occupazionali bassi subito dopo il conseguimento del titolo, poiché spesso richiedono ulteriori specializzazioni o percorsi accademici per accedere al mercato del lavoro. Anche alcune lauree scientifiche, come Biologia o Chimica, presentano difficoltà senza ulteriori qualifiche professionali o dottorati.
Anche le lauree in Ingegneria (Informatica, Elettronica e Meccanica) e in ambito economico-finanziario consentono un rapido inserimento nel mercato del lavoro, grazie alla forte richiesta di competenze tecniche. Quali sono le lauree che permettono l’accesso diretto nel mondo del lavoro secondo i dati?
Qual è la laurea da scegliere ora!
Secondo il rapporto AlmaLaurea 2022, le professioni sanitarie mantengono un tasso occupazionale stabile, con il 77% dei laureati che trova lavoro entro un anno dal termine degli studi. Tra i più occupati spiccano Terapisti della Neuropsicomotricità (81%), Tecnici di Neurofisiopatologia (81%) e Igienisti Dentali (80,7%). Alcune professioni, come Tecnici Ortopedici (69%) e Dietisti (57,5%), affrontano maggiori difficoltà. Il calo generale dell’occupazione (-1,7% rispetto all’anno precedente) evidenzia la necessità di monitorare le dinamiche del mercato. Nonostante ciò, le professioni sanitarie mostrano ancora livelli occupazionali superiori rispetto ad altri gruppi disciplinari, dove il tasso di occupazione medio è sceso al 38,5%.
Negli ultimi 16 anni, l’occupazione nelle professioni sanitarie ha subìto un calo: dal 87% nel 2007 al 77% nel 2022. L’area infermieristica ha registrato un’importante perdita di 2,2 punti percentuali nell’ultimo anno, mentre l’area della Prevenzione ha subito la flessione maggiore (-4,2%). Al contrario, discipline come il Servizio Sociale hanno mostrato una leggera crescita (+2,1%). Le professioni con livelli occupazionali migliori includono Logopedisti (86%) e Fisioterapisti (84%), mentre Infermieri e Tecnici Ortopedici occupano l’ultimo posto tra i migliori con il 77%. La notizia arriva da Nurse24.