Pensioni che disastro, l’aumento promesso non arriverà mai: a gennaio chi è in lista riceverà una brutta sorpresa

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Anziani che controllano la pensione (Pexels Foto) - www.managementcue.it

Pensione, arrivano brutte sorprese per chi si aspettava un aumento o un conguaglio. Cosa sta succedendo in queste ore?

Le pensioni sono una fonte di sicurezza economica per gli anziani. Questi pagamenti permettono di coprire le spese quotidiane come alimentazione, alloggio e cure mediche. Senza le pensioni, molti anziani si troverebbero in una condizione di difficoltà economica.

Ricevere una pensione consente loro di non dover dipendere dal sostegno di familiari o di strutture assistenziali, per una maggiore autonomia. Questa indipendenza serve per mantenere un senso di utilità e di rispetto per sé stessi, oltre a migliorare il benessere psicologico e sociale nella terza età.

Gli anziani che percepiscono una pensione regolare contribuiscono alla vitalità economica con la spesa per beni e servizi. Tutto questo sta per cambiare? Cosa sta succedendo ora con le pensioni per gli anziani?

Scopri ora come le normative che stanno per arrivare cambiano gli importi delle pensioni. Sei tra quelli che riceveranno una brutta sorpresa, oppure puoi affrontare questa difficoltà senza problemi? Scoprilo ora!

Cosa troverai in questo articolo:

Cosa sta succedendo

La rivalutazione delle pensioni, conosciuta come perequazione, serve ad adeguare gli importi previdenziali al costo della vita. Il governo ha applicato meccanismi meno favorevoli. Nel 2023 e 2024, i pensionati con redditi superiori a cinque volte il minimo hanno ricevuto adeguamenti parziali. Dal 2025, però, tornerà la regola originaria: per gli importi tra quattro e cinque volte il minimo, la rivalutazione sarà del 90%, e del 75% per le somme oltre tale soglia. Il tasso di rivalutazione per il 2025 è fissato allo 0,8%.

Non tutti i pensionati beneficeranno della rivalutazione del 2025. I pensionati residenti all’estero, con alcune eccezioni, saranno esclusi da questo adeguamento. La decisione si basa su un’analisi dell’INPS, che ha evidenziato come nel 2023 fossero 310.000 i pensionati italiani all’estero.

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Uomo in pensione (Pexels Foto) – www.managementcue.it

La batosta per gli anziani

Il tasso di rivalutazione è dello 0,8%, molto più basso rispetto all’8,1% del 2023 e al 5,4% del 2024. Per i pensionati all’estero esclusi dall’adeguamento, la perdita sarà limitata a pochi euro al mese. Chi percepisce una pensione di 1.000 euro lordi perderà 8 euro mensili, mentre chi percepisce 3.000 euro subirà una riduzione di 23,51 euro. Per i pensionati con importi minimi, invece, l’aumento sarà di poco meno di 5 euro mensili.

Per verificare se sei tra i pensionati che non hanno diritto all’adeguamento, oppure ne hanno avuto meno, ti basterà consultare il cedolino di gennaio 2025 con i cambiamenti in corso. Le novità riguardano il 2025 e non sappiamo cosa potrà accadere nel 2026.