Pensioni, se il Governo non le aumenta pensaci tu: con questa richiesta l’assegno mensile sale alle stelle
Scopri come ottenere un aumento significativo dell’assegno pensionistico, sfruttando una misura poco conosciuta ma vantaggiosa
In un mondo dove le spese aumentano e l’inflazione non fa sconti, può essere utile cercare qualche stratagemma per aumentare l’importo dell’assegno mensile della pensione. Ma come si fa? Non basta aspettare che la pensione arrivi, a volte bisogna agire prima.
In un contesto come quello attuale, dove ogni anno ci sono nuove regole e misure, diventa fondamentale tenere gli occhi aperti. Ci sono opportunità che potrebbero far salire l’importo della pensione senza bisogno di fare grandi sacrifici.
A volte è sufficiente rivedere le proprie scelte in tempo, magari rimandando un po’ l’uscita dal mondo del lavoro. Non è una decisione facile, ma può portare a grandi vantaggi, soprattutto quando si conoscono bene le misure in gioco. Ma come orientarsi tra le varie opzioni? C’è una soluzione che potrebbe fare davvero la differenza.
In questo marasma di regole e leggi, ci sono alcune misure che vale la pena conoscere per evitare di farsi sfuggire opportunità davvero interessanti. E in alcuni casi, basta un piccolo passo in più per ottenere una pensione ben più alta di quella che ci aspettiamo.
Cosa troverai in questo articolo:
Quando la pensione può diventare più alta
Una delle opzioni che sta raccogliendo sempre più consensi riguarda il rinvio del pensionamento. Semplicemente continuando a lavorare anche quando i requisiti sono già stati raggiunti, è possibile ottenere vantaggi immediati. È una strategia che consente di aumentare lo stipendio mensile prima di ritirarsi. Per farlo, basta sfruttare un’agevolazione fiscale che non tutti conoscono, ma che potrebbe portare un guadagno tangibile.
Nel 2025, infatti, il famoso bonus Maroni, che consente di ottenere uno sgravio sui contributi previdenziali, verrà esteso a più categorie di lavoratori. Non si tratta solo di chi rientra nella Quota 103 (ovvero chi ha almeno 62 anni e 41 di contributi), ma anche di chi ha accumulato abbastanza anni per accedere alla pensione anticipata ordinaria, che permette di ritirarsi prima senza limiti di età.
Un vantaggio che fa la differenza nel 2025
Quindi, come funziona questo sgravio? In pratica, chi decide di rimandare il pensionamento potrà beneficiare di uno stipendio più alto, grazie all’eliminazione della parte di contributi che normalmente il lavoratore paga ogni mese. Con il bonus Maroni, infatti, i contributi a carico del lavoratore vengono ridotti, lasciando un netto più consistente in busta paga.
Questa misura è valida sia per chi rientra nella Quota 103, ma soprattutto nel 2025 sarà accessibile anche a chi può vantare una carriera lunga e ha raggiunto i requisiti per la pensione anticipata ordinaria. In sostanza, più anni di contributi e una decisione di restare ancora in servizio possono tradursi in un netto mensile più alto, un’opportunità da non lasciarsi scappare.