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Carlos Tavares: perché l’amministratore delegato di Stellantis si è dimesso?

Le dimissioni di Carlos Tavares da Stellantis segnano un momento di cambiamento e l’attesa di un nuovo leader.

Arriva una svolta inattesa per il colosso automobilistico Stellantis: Carlos Tavares ha annunciato le sue dimissioni da amministratore delegato di Stellantis. Egli rappresenta figura chiave nella fusione tra PSA e FCA che ha avuto luogo nel 2020.

La decisione arriva in maniera unanime dal consiglio di amministrazione anche se del tutto inaspettata. La scadenza del mandato era per il 2026.

Tuttavia, la successione non avverrà in maniera frettolosa. Per l’appunto il nuovo CEO verrà nominato entro la metà del 2025.

Durante questo periodo di transizione, John Elkann presiederà temporaneamente un nuovo comitato esecutivo. Quest’ultimo avrà il compito di gestire le operazioni e le decisioni strategiche dell’azienda. Ma cosa ha portato a questa decisione?

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Cause e reazioni

In merito a ciò, Henri de Castries – nonché consigliere indipendente del board di Stellantis – ha fatto riferimento a divergenze sorte di recente tra Tavares e il consiglio. Non ci sono ancora dettagli specifici sull’argomento, però si pensa che le tensioni si colleghino alla gestione delle difficoltà finanziarie negli USA. Oltra a ciò, si aggiungono anche le polemiche con le istituzioni politiche e sindacali europee. In aggiunta, Elkann ha sottolineato che la strategia di lungo termine dell’azienda proseguirà senza cambiamenti significativi. Ciononostante, le dimissioni di Tavares hanno portato ad un acceso dibattito tra i rappresentanti politici e i sindacati. Tommaso Foti – capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera – ha espresso la necessità di una transizione responsabile. A tal proposito, chiede che Elkann riferisca al Parlamento quale sarà il futuro dell’azienda.

L’esponente del PD Antonio Misiani ha messo in luce la gravità della crisi che ha colpito l’industria automobilistica europea. Per l’appunto ritiene fondamentale l’adozione di un nuovo piano industriale adeguato alla situazione. Tuttavia, da tutta questa situazione sono emerse anche critiche più dure. Nello specifico, da Carlo Calenda e dalla Lega. In particolare, Calenda ha definito fallimentare la gestione di Tavares. Invece, la Lega si è mostrata curiosa riguardo al compenso che l’ex amministratore delegato riceverà in seguito alle sue dimissioni. Tra queste personalità non manca Giuseppe Conte (Movimento 5 Stelle) che ha espresso preoccupazione per le prospettive industriali del Paese. Nello specifico, chiede al governo di assumere un ruolo più attivo in quanto è necessario non dimenticare la questione occupazionale.

Carlos Tavares (Wikimedia, Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 FOTO) – www.managementcue.it

Sindacati ed investimenti strategici

In questa situazione si è fatta sentire anche la reazione dei sindacati. Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl, ha voluto sottolineare che è indispensabile un piano di investimenti in Italia. Tra questi ci sono la realizzazione della giga-factory di Termoli e l’introduzione di nuove piattaforme produttive. Tali interventi sono fondamentali per garantire la competitività del settore e la conseguente tutela dei posti di lavoro.

Dunque, le dimissioni di Tavares rappresentano un momento delicato per Stellantis e per l’intero settore automobilistico europeo. L’obiettivo principale ora è quello di trovare un nuovo leader in grado di rinnovare l’ambito produttivo. Dall’altra parte c’è il governo che dovrebbe garantire un sostegno adeguato che non alimenti ulteriormente la crisi tra le occupazioni.

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Martina Serpe