Perché Biden ha graziato il figlio Hunter?
La grazia di Biden a Hunter solleva polemiche politiche e internazionali, con critiche da Trump e dalla Russia.
Hunter Biden – figlio dell’ex presidente americano Joe – si trovava in attesa di sentenza per due accuse in particolare: possesso illegale di un’arma ed evasione fiscale.
A tal proposito, il padre Joe Biden ha recentemente annunciato di aver graziato il figlio. In particolare, egli ha giustificato la sua decisione in quanto ritiene che ci sia stato un trattamento ingiusto nei confronti del figlio.
Secondo lui si tratta di un tentativo di danneggiare la sua immagine a causa della sua relazione familiare con l’ormai ex presidente degli USA.
La decisione ha suscitato reazioni contrastanti. Da una parte, alcuni la considerano un atto di giustizia. Dall’altra parte, invece, altri vedono un abuso di potere da parte sua.
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La giustificazione di Biden per la grazia concessa al figlio
Joe Biden ha preso la decisione di graziare il figlio Hunter. La motivazione? Egli ha dichiarato che la decisione di graziarlo era necessaria per contrastare un trattamento giudiziario che ritiene ingiusto in quanto suo figlio. In una nota ufficiale, Joe Biden ha affermato che Hunter Biden è stato perseguito “in modo selettivo e iniquo”. Oltre a ciò aggiunge che se Hunter non fosse stato suo figlio, le accuse nei suoi confronti non sarebbero state così gravi. Secondo Biden, l’unico motivo per cui Hunter è stato preso di mira è il legame familiare con lui. Chiaramente il tutto ai suoi occhi risulta alquanto ingiusto.
Biden ha sottolineato che hanno sottoposto Hunter (sobrio da cinque anni e mezzo) ad un lungo periodo di attacchi legali e le conseguenti indagini. Oltre a ciò, il tentativo principale della accuse era quello di danneggiare lui come individuo, ma anche come parte della sua famiglia. In questo senso, la grazia concessa rappresenta una risposta ad un continuo tentativo di distruggere la sua famiglia. In tutta questa confusione, Biden è convinto che gli attacchi sicuramente non si fermeranno qui.
Le reazioni politiche ed internazionali
La grazia concessa a Hunter Biden ha sollevato reazioni contrastanti, in particolare in ambito politico. Tra questi abbiamo proprio Donald Trump, nonché nuovo presidente degli Stati Uniti. Nello specifico, egli ha sollevato una provocazione su Truth, la sua piattaforma social. Trump ha ironizzato sul fatto che la grazia concessa al figlio del presidente avrebbe dovuto includere anche il perdono per gli assalitori del Capitolio. Biden durante la sua campagna elettorale aveva promesso di graziarli qualora fosse stato rieletto. Trump ha descritto la decisione come una forma di abuso ed errore giudiziario.
A livello internazionale, la decisione di Biden ha riportato critiche anche dalla Russia. Per l’appunto, Maria Zakharova – portavoce del Ministero degli Esteri russo – ha definito la grazia come una “caricatura della democrazia“. In questo senso ha voluto esprimere il suo disappunto riguardo al suo intervento nei confronti del figlio. In definitiva, la decisione di Joe Biden di graziare il figlio ha scatenato una serie di reazioni politiche e internazionali. Da un lato, abbiamo Biden che ha giustificato il gesto come un atto di giustizia per contrastare il trattamento ingiusto nei confronti del figlio. Dall’altro, ci sono le reazioni contrarie riguardo ad un possibile abuso di potere di Joe Biden.