Lavoro vs Intelligenza Artificiale, se cerchi uno stipendio sicuro considera solo questi lavori: non spariranno mai

Uso dell'AI (Pixabay foto)

Uso dell'AI (Pixabay foto) - www.managementcue.it

Ci sono alcune tipologie di lavori che, per una serie di motivazioni, non verranno sostituiti dall’Intelligenza Artificiale: punta su quelli.

Oggi si parla tantissimo di intelligenza artificiale (IA) e di come stia cambiando tutto, ma proprio tutto. Sembra quasi un’ombra silenziosa che si infiltra ovunque, spesso senza che ce ne accorgiamo davvero. Certo, c’è chi ne esalta i benefici – automatizza, semplifica, velocizza – ma c’è anche un’altra faccia della medaglia: che fine faranno alcuni lavori?

Il tema non è solo tecnologico, ma anche umano. Siamo davvero pronti ad accettare un mondo in cui molte professioni potrebbero essere “rimpiazzate“? Forse sì, forse no, dipende. Però una cosa è chiara: c’è bisogno di capire quali saranno le professioni del futuro, quelle che resteranno al sicuro, lontane dalla “presa” dell’IA.

Perché alcune sembrano proprio invulnerabili, mentre altre rischiano di sparire in un soffio. Ecco perché studiosi e ricercatori si stanno interrogando sempre più su questo argomento. Non si tratta solo di capire che cosa l’IA può fare, ma anche che cosa non può fare – almeno per ora.

La sfera relazionale, ad esempio, rimane un terreno in cui l’umano sembra avere ancora la meglio, almeno nel futuro più prossimo. Per il resto? Beh, tutto dipenderà dalla nostra capacità di adattarci e reinventarci nei confronti di una tecnologia che si evolve in fretta.

I lavori più in pericolo: una classifica sorprendente

Secondo uno studio dell’Università di Milano Bicocca, ci sono alcune professioni che potrebbero essere stravolte dall’arrivo dell’IA. In cima alla lista troviamo i fisici, seguiti da analisti di business intelligence, esperti di animali, ingegneri aerospaziali e statistici. Ora, non è detto che questi lavori siano destinati a sparire, ma sicuramente subiranno dei grandi cambiamenti.

Fabio Mercorio, uno dei ricercatori, ha spiegato che tutto dipende da come si usano queste tecnologie. Ad esempio, i fisici potrebbero affidare i calcoli più complessi all’IA, concentrandosi invece su attività più creative e interpretative, come analizzare i risultati o combattere le fake news scientifiche. Anche per gli ingegneri aerospaziali l’impatto potrebbe essere positivo: l’IA può aiutare a progettare nuovi materiali o ottimizzare i calcoli per creare tecnologie ancora più avanzate.

Insegnante (Pixabay foto)
Insegnante (Pixabay foto) – www.managementcue.it

Lavori che l’IA non può toccare (per ora)

Eppure, non tutto è “a rischio“. Ci sono mestieri che l’IA proprio non riesce a fare. Parliamo di lavori in cui le relazioni umane sono fondamentali. Prendiamo i maestri d’asilo, i baristi o i manager: la capacità di costruire rapporti, risolvere problemi sul momento o anche solo capire le emozioni di una persona resta un talento che solo noi abbiamo.

Nella parte meno “minacciata” della classifica troviamo i poeti, i pavimentisti e altre attività manuali o creative. E sapete cosa? Questo dimostra che, sebbene l’IA sia potente, il fattore umano rimane insostituibile in tanti settori. Insomma, l’idea non è scappare dalle tecnologie, ma usarle per migliorare il nostro lavoro. Per chi saprà farlo, il futuro potrebbe essere meno spaventoso di quanto sembri.