Lavoro, stipendio extra dal 2025: la manovra ti regala una mensilità in più | Queste persone sono le più fortunate
La manovra premia queste tipologie di redditi: in base ai nuovi calcoli puoi ottenere una mensilità in più.
Negli ultimi tempi, parlare di fisco e tasse in Italia significa spesso toccare un argomento delicato, quasi come se fosse un tasto dolente per molti lavoratori. Il desiderio di alleggerire il peso fiscale per chi si trova a fare i conti con stipendi medio-bassi è un tema sempre caldo.
Ogni riforma sembra promettere di lasciare qualche euro in più nel portafoglio, e l’idea è quella di dare un po’ di respiro a chi, mese dopo mese, sente il peso di un sistema fiscale complicato. Ma, diciamocelo, quanti ci credono fino in fondo? Alla fine, il timore di ritrovarsi con vantaggi minimi, se non nulli, rimane sempre dietro l’angolo.
Il governo, in ogni caso, ha messo l’occhio soprattutto su chi guadagna meno, provando a ridurre il gap e a garantire una distribuzione più equa. Ma quando si parla di riforme, spuntano sempre calcoli, simulazioni e scenari che, alla fine della fiera, sembrano raccontarci che le cose sono sempre un po’ più complicate di come le si immagina.
Alcuni beneficiano subito, altri invece devono fare i conti con pochi spiccioli in più. Insomma, la questione è tutta qui: c’è sempre chi esulta e chi, invece, rimane un po’ con l’amaro in bocca. Devi solo capire da che lato della barricata ti trovi!
Cosa troverai in questo articolo:
Novità in arrivo
Parliamo di aliquote Irpef: l’idea di ritoccare le aliquote è in giro da parecchio, e serve per decidere quanto ognuno di noi deve pagare. C’è una lunga storia dietro, e ogni cambiamento si traduce in effetti diretti sul reddito netto. Per chi arriva a un massimo di 40mila euro lordi all’anno, ci sono delle novità importanti che sembrano pronte a mettere un sorriso in più sulle facce stanche del ceto medio. O almeno questa è l’intenzione.
Poi c’è il famoso cuneo fiscale. Ecco, qui le cose si fanno interessanti. Si parla spesso della differenza tra il costo del lavoro e quanto rimane effettivamente nelle tasche del lavoratore. Abbassare questa differenza è diventato quasi una missione: farlo vuol dire rendere il lavoro più competitivo e, magari, anche più gratificante.
Il taglio della seconda aliquota Irpef al 33%
Eccoci alla novità di quest’anno: nella Legge di Bilancio 2025 arriva il tanto chiacchierato taglio della seconda aliquota Irpef, quella che interessa chi guadagna fino a 40mila euro lordi. Che significa in soldoni? Beh, fino a 1.200 euro all’anno in più: praticamente un altro stipendio. Non male, vero? L’idea è di dare un po’ di ossigeno a chi, mese dopo mese, si destreggia tra spese e imprevisti. Un modo per alleggerire le buste paga e, forse, strappare un sorriso a qualcuno.
Per chi lavora come dipendente, il taglio al 33% promette un netto più alto. Prendiamo un esempio pratico: chi ha un reddito lordo di 40mila euro potrebbe risparmiare fino a 627 euro l’anno. Certo, può sembrare una piccola somma se la confrontiamo con i costi della vita, ma è pur sempre qualcosa.