Il Tesoro cede un altro 7% di MPS: prevista una maxi entrata da mezzo miliardo di euro
Nuova mossa del Tesoro su MPS: la cessione di una quota promette un incasso record. Ecco come cambiano gli equilibri bancari.
Fusione tra Banco BPM e Monte Paschi di Siena sempre più vicina? Così sembrerebbe a giudicare dalla novità riportata su Il Fatto Quotidiano, che rivela una nuova decisione dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il Ministero ha messo sul mercato il 15% del gruppo bancario toscano, così la partecipazione del dicastero gestito da Giorgetti scende all’11% del totale. Il controvalore di questa fetta sarebbe di 1,1 miliardi di euro.
Sulle prime il MEF aveva parlato di un primo 7%, ma poi la richiesta avrebbe portato il Ministero a rivedere i conti e a raddoppiate le quote messe a disposizione sul mercato. Di questa quota, il 5% è andato al Gruppo Banco BPM di Giuseppe Castagna.
Il Banco potrebbe essere interessato anche a superare il 10% di acquisizione di Monte Paschi di Siena. L’operazione è soggetta a controlli, così per farlo è necessario presentare delle istanze e attendere delle risposte da parte degli enti preposti. In ogni caso, BPM avrebbe organizzato una riunione straordinaria del Consiglio di Amministrazione.
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La strategia
Il collocamento di un 7% di Monte Paschi sarebbe stato affidato a una banca del Gruppo BPM – la Banca Akros – dal Ministero sempre secondo Il Fatto Quotidiano. Un’altra banca che sarebbe nelle intenzioni di BPM, la Anima – infatti alla testata risulta che il Banco BPM abbia lanciato una offerta pubblica di acquisto – ha a sua volta dichiarato di voler comprare il 3% delle quote di Monte Paschi mettendo sul piatto 219 milioni di euro.
Anima aveva già l’1% del capitale sociale della banca di Siena, ma se l’operazione andasse a buon fine arriverebbe al 4%. Un altro 3,5% andrebbe al gruppo Caltagirone, accanto a un altro 3,5% che invece andrebbe a Delfin. Quest’ultima società è della famiglia Del Vecchio, nota per essere proprietaria del marchio Luxottica. La testata riporta che la stessa famiglia ha partecipazioni in Mediobanca e Generali.
I riscontri dalla politica
I commenti della politica non si sono fatti attendere. Il ministro dell’Economia Giorgetti ha spiegato che il Governo intende rafforzare l’azionariato di un player importante nel mercato del credito. Antonio Tajani – segretario di Forza Italia e ministro degli Esteri – ha commentato su X che quella delle privatizzazioni sarebbe la strada giusta da seguire. Come sta Monte dei Paschi di Siena oggi? I primi nove mesi del 2024 hanno visto un utile di 1,57 miliardi di euro, con un aumento del 68,6% rispetto all’anno scorso. Nei primi 3 mesi del 2024 i profitti sono stati pari a 407 milioni di euro. L’amministratore delegato ritiene di poter arrivare a un utile di 1,3 miliardi di ero per il 2024.
Anche se la banca storica di Siena ritiene che ora è il momento buono per procedere con l’acquisto di altre banche o aziende, la discussione sui giornali farebbe solo riferimento a eventuali acquisizioni di terzi verso la banca. In ogni caso, dall’epoca del crack finanziario ne è passata di acqua sotto i ponti. Oggi ci sono degli strumenti che permettono di tutelare alcune forme di risparmio, come la possibilità di recuperare il denaro dei conti deposito entro una certa somma (almeno per la quota capitale).