Colloquio, con queste frasi sei assunto in automatico: non sapranno più che domande farti | Preparati a firmare
Se i tuoi colloqui di lavoro non vanno a buon fine, segui queste importanti regole: l’assunzione sarà una certezza.
Affrontare un colloquio di lavoro è sempre un momento che mette alla prova. Sedersi di fronte a uno sconosciuto pronto a giudicare non solo quello che hai fatto nella tua carriera, ma anche come lo racconti, può essere stressante.
Quando arriva la classica domanda “Mi parli di lei”, spesso ci si sente spiazzati. È un po’ come se il selezionatore ci lanciasse il microfono e ci dicesse: “Ora tocca a te, sorprendi il pubblico”. Non è facile, vero? In pochi minuti, devi riuscire a raccontare il tuo percorso, senza annoiare né sembrare troppo prolisso.
Ma non basta essere preparati solo su cosa dire. Devi anche sapere come dirlo. Il tono, il linguaggio non verbale, l’energia che trasmetti: tutto conta. Un selezionatore esperto capisce molto di un candidato osservando come si muove, come si esprime, se mantiene il contatto visivo o si nasconde dietro un sorriso di circostanza.
E poi c’è la questione della preparazione. Non puoi presentarti senza conoscere chi hai di fronte o senza sapere nulla dell’azienda. È come andare a una festa senza sapere chi è il festeggiato – rischi di fare una figuraccia. Mostrare interesse per l’azienda, capire la sua mission e i suoi obiettivi può fare la differenza. Ecco perché questi trucchi ti aiuteranno a fare la differenza.
Cosa troverai in questo articolo:
Come farsi notare al colloquio
Prima di tutto, pensa a come raccontare la tua storia. Non è solo questione di elencare esperienze, titoli e competenze. Devi costruire un discorso che mostri un filo logico, un percorso che ti ha portato fino a quel momento. Parti dagli studi, ma senza esagerare: vai dritto al punto, metti in evidenza ciò che conta davvero. Non serve elencare ogni singolo stage, ma raccontare quello che ti ha dato valore e competenze utili per il lavoro per cui stai facendo il colloquio.
Un altro aspetto chiave è la comunicazione. Le parole contano, certo, ma anche il modo in cui le dici. Non sottovalutare il linguaggio del corpo. Il selezionatore ti studia, cerca di capire se sei sicuro di te o se stai cercando di mascherare l’ansia. Un consiglio: prova davanti allo specchio o con un amico. Ti aiuterà a prendere consapevolezza di come appari e a migliorare i dettagli che non ti convincono.
Le frasi che colpiscono nel segno
Ci sono espressioni che possono fare la differenza in un colloquio. Se racconti un successo, usa dati concreti per dare credibilità alle tue parole. Dire “Ho migliorato le vendite del 20%” colpisce molto di più di un generico “Ho avuto ottimi risultati”. E poi, fai domande. Non temere di chiedere al selezionatore di approfondire aspetti del lavoro o dell’azienda: dimostra interesse e fa capire che vuoi davvero essere parte del team.
Infine, ricorda di non limitarti a raccontare esperienze come se fossero un elenco. Trasformale in storie. Condividi cosa hai imparato, come hai affrontato sfide e quali risultati hai ottenuto. E se non ti senti sicuro? Non bluffare. Le parole giuste, una comunicazione genuina e un pizzico di preparazione extra possono davvero essere il tuo asso nella manica.