Il Presidente della Repubblica promulga le leggi anche se non le condivide
Piccolo fuori programma alla cerimonia per i 25 anni dell’Osservatorio permanente dei giovani editori.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella interviene in un evento che ha come obiettivo promuovere la cultura della lettura tra le generazioni.
L’occasione arriva anche dal periodo IoLeggoPerché, dove i cittadini possono donare dei libri alle scuole recandosi in libreria.
Non è raro che il Presidente approfitti di questi eventi per fare delle considerazioni di carattere generale, che poi finiscono sui giornali e sui media.
Così è accaduto che Mattarella esprimesse delle considerazioni riguardo al suo ruolo di Presidente della Repubblica per la seconda volta. Ecco cosa ha detto e perché ha suscitato molte polemiche.
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Cosa ha detto
Stando a quanto riportato da Il Post, Mattarella ha dichiarato durante il suo discorso: “In dieci anni più volte ho promulgato leggi che non condivido, che ritenevo sbagliate e inopportune”. Questa frase senza contesto potrebbe accendere diverse polemiche, ma in realtà il Capo dello Stato ha usato questa sede per rimarcare il suo ruolo istituzionale, che va ben oltre il semplice parere personale che ogni cittadino – quindi anche lui – può avere. “Ma erano state votate dal parlamento e io ho il dovere di promulgarle a meno che rilevi evidenti incostituzionalità” ha concluso il Presidente.
Infatti, per questo tipo di dubbi la Legge prevede il consulto della Corte costituzionale, anche questa citata da Mattarella. Alcuni osservatori avrebbero fatto notare che queste parole arrivano il giorno dopo che la stessa Corte aveva dichiarato la legge sull’autonomia differenziata come illegittima. Infatti, la Corte era stata chiamata a esprimersi in seguito a un ricordo presentato da Puglia, Toscana, Sardegna e Campania. La norma promossa da Roberto Calderoli – esponente della Lega, ministro degli Affari regionali – si riferisce a quelle che sono le materie di decisione delle Regioni e quali dello Stato, in un’ottica di maggiore autonomia per gli enti locali.
Le parole del Presidente
Mattarella ha poi proseguito con un paragone tra il ruolo istituzionale che ricopre e un arbitro nelle partite di calcio, o di un meccanico che rimette in moto un sistema inceppato. Il riferimento potrebbe essere alle crisi di Governo che Mattarella ha dovuto affrontare nel corso degli anni, tra cui anche quella che ha portato a una sua riconferma nel ruolo. Non è la prima volta che il Presidente parla di un ruolo che ha dei limiti.
Il riferimento è a marzo 2024, quando sempre Mattarella aveva detto che il Presidente della Repubblica non è un sovrano. Le parole di Mattarella sono state un invito ai giovani a guardare in modo diverso al Presidente della Repubblica, che ha un ruolo di garanzia. Di recente Mattarella era intervenuto sulle parole di Elon Musk. A quanto si apprende, Musk aveva espresso un’opinione su X sul sistema giudiziario italiano, mentre Mattarella aveva spiegato che l’Italia era un Paese che sapeva badare a se stesso. Musk aveva manifestato rispetto e aveva prospettato la libertà di parola. Il referente italiano del miliardario era poi intervenuto augurandosi un’intesa rafforzata tra USA e Italia, come riporta RaiNews.