Lavoro, bonus e aumenti per i lavoratori: centinaia di euro in più in busta paga per 190mila persone
Una buona notizia per migliaia di dipendenti: nuovi incentivi e aumenti salariali in arrivo? Cosa sta succedendo.
In Italia, diversi bonus sono arrivati per sostenere lavoratori e famiglie. Alcuni di questi sono riservati ai dipendenti del settore privato e comprendono agevolazioni economiche aggiunte in busta paga. Questi aiutipuntano ad alleviare le difficoltà finanziarie e incentivare il lavoro in determinati settori economici.
Un altro incentivo riguarda i lavoratori prossimi alla pensione che, pur avendo raggiunto i requisiti, scelgono di rimanere attivi. Questo bonus rappresenta un sostegno economico per chi decide di posticipare l’uscita dal mondo lavorativo.
Esiste una social card, rilasciata a chi ha un reddito annuo entro un certo limite. Questa carta è pensata per coprire le spese essenziali, come cibo e trasporti. Viene ricaricata annualmente e agevola gli acquisti di prima necessità.
Alcuni incentivi si concentrano su categorie specifiche, come i giovani o i pensionati, per i quali sono previsti bonus e riduzioni contributive. Anche i dipendenti pubblici possono accedere a un contributo extra in determinati periodi. Quali sono questi bonus e come funzionano?
Cosa troverai in questo articolo:
I bonus disponibili
Il nuovo contratto per i dipendenti statali italiani, valido dal 2022 al 2024, prevede un aumento di circa 165 euro al mese per ogni mese dell’anno. L’aumento varia in base alla posizione: operatori, assistenti, funzionari e professionisti specializzati ricevono aumenti diversi. Il contratto riguarda circa 193.851 dipendenti pubblici, inclusi lavoratori di ministeri e enti come INPS e INAIL. Firmato dall’Aran, l’ente che rappresenta le amministrazioni pubbliche, il nuovo accordo ha però generato disaccordo tra i sindacati, con Fp-Cgil e Uil-Pa che hanno votato contro, secondo quanto riportato da WallStreetItalia.
Il contratto aumenta anche le indennità per chi ha ruoli organizzativi, con cifre che ora possono arrivare fino a 3.500 euro all’anno, rispetto ai 2.600 precedenti. Fino al 2026, sarà possibile avanzare di carriera anche senza i titoli di studio richiesti, come una laurea, purché il dipendente abbia abbastanza esperienza.
Le novità
Ora sarà possibile lavorare da remoto per più del 50% del tempo in alcuni casi specifici. Questa opzione è pensata soprattutto per chi ha esigenze come l’assistenza a familiari disabili o figli piccoli. Ogni amministrazione dovrà stabilire regole specifiche entro aprile. Durante le giornate di smart working, i dipendenti riceveranno i buoni pasto.
Il contratto introduce anche la possibilità di una settimana lavorativa di quattro giorni, purché il totale di 36 ore settimanali venga rispettato con giornate più lunghe (da 9 ore). Questa opzione è pensata per uffici che non lavorano con il pubblico. Infine, il nuovo “age management” vuole promuovere la collaborazione tra dipendenti di diverse età, valorizzando le esperienze di tutti e favorendo il passaggio di competenze tra generazioni.