Tragitto casa – ufficio, con questa notizia risparmi una fortuna: il nuovo “bonus carburante” parte dal 2025
Le istituzioni si stanno muovendo per particolari bonus legati alla viabilità, soprattutto per chi è pendolare per il lavoro.
Il tragitto tra casa e ufficio è una di quelle routine che, volenti o nolenti, incidono parecchio sul nostro portafoglio. Chiunque faccia il pendolare lo sa bene: ogni chilometro percorso si riflette in spese che sembrano non finire mai, tra carburante, usura dell’auto e magari pure un caffè preso al volo per iniziare la giornata.
Negli anni si sono moltiplicati i tentativi di alleggerire un po’ questa spesa, con bonus e incentivi vari, ma spesso la sensazione è che serva qualcosa di più concreto e duraturo. Andare al lavoro non dovrebbe costare quasi quanto il lavoro stesso!
Spesso gli spostamenti non si limitano certo al semplice tragitto casa-lavoro. In molti casi diventano un viaggio dentro il caos quotidiano fatto di file, traffico e deviazioni. E poi c’è il discorso del risparmio energetico, delle alternative al carburante e di come ottimizzare ogni centesimo speso in movimento.
Non è certo una novità che il progresso tecnologico abbia portato soluzioni interessanti, come l’adozione di auto elettriche o ibridi, ma il vero cambiamento non può essere solo tecnologico. Ci vogliono incentivi giusti, politiche coerenti e… un po’ di fortuna, diciamocelo.
Cosa troverai in questo articolo:
Iniziative delle istituzioni
Il contributo delle istituzioni diventa quindi fondamentale. Se davvero si vuole rendere più facile la transizione verso modalità di trasporto sostenibili, le leggi e i bonus devono avere un impatto reale sulle tasche delle persone. E questo non significa solo meno emissioni, ma anche meno spese. Ogni nuovo incentivo può essere un’opportunità per cambiare abitudini, per far risparmiare le famiglie e anche per dare una mano al pianeta.
Negli ultimi anni abbiamo visto diverse iniziative volte a ottimizzare i consumi energetici, soprattutto legati ai trasporti. Certo, non si tratta solo di spingere l’uso di energia: bisogna creare le condizioni giuste affinché le persone possano davvero approfittarne. Per farlo, servono sinergie tra istituzioni, aziende e utenti finali. Non è semplice, ma chi l’ha detto che il cambiamento debba essere facile?
La delibera 541/2020/R/EEL
La delibera 541/2020/R/EEL di ARERA porta in campo una sperimentazione che potrebbe semplificare la vita a molti possessori di auto elettriche. Dal 1 luglio 2021 al 31 dicembre 2025, chi vuole ricaricare il proprio veicolo potrà farlo con una potenza di circa 6 kW, senza costi extra, durante le ore notturne, la domenica e i giorni festivi. Insomma, un bel risparmio per chi non vuole preoccuparsi di aumentare la potenza del proprio contratto elettrico. La gestione dell’iniziativa è stata affidata al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e promette di agevolare molti cittadini.
L’accesso alla sperimentazione sarà semplice: per chi è già cliente, non ci sarà bisogno di richieste particolari; chi invece vuole aderire, potrà farlo online dal 15 febbraio 2024 al 31 dicembre 2024. L’idea di fondo è incentivare un sistema di ricarica “intelligente” che dialoghi con le reti esistenti e si adatti alle loro caratteristiche. Se tutto funziona come dovrebbe, potremmo vedere un vero salto di qualità per la mobilità elettrica.