Pensione, per andarci prima degli altri c’è una sola soluzione: chi compare in questa lista può già fare richiesta
Un’occasione imperdibile per chi vuole anticipare il ritiro dal lavoro: scopri se rientri tra i fortunati per la pensione in anticipo.
Le pensioni anticipate consentono ai lavoratori di ritirarsi dal mondo del lavoro prima dell’età pensionabile standard, a patto di rispettare determinati requisiti. Questi includono un numero minimo di anni di contributi accumulati.
Tra le opzioni di pensionamento anticipato, spicca la possibilità per chi ha accumulato 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica, per i lavoratori precoci. Questo tipo di pensione premia chi ha iniziato a lavorare in giovane età.
La pensione in anticipo dipende dai contributi versati e dagli anni di età. Per accedere alla pensione di vecchiaia, è necessario aver compiuto 67 anni, ma per l’accesso anticipato l’età scende.
Quali sono le categorie di lavoratori che hanno diritto alla pensione anticipata e come ottenerla in poco tempo? Ecco un elenco delle professioni a cui dare un’occhiata prima di presentare la domanda.
Cosa troverai in questo articolo:
Quali lavori danno diritto alla pensione anticipata
I lavori usuranti sono caratterizzati da un impegno fisico e mentale intenso, che può logorare chi li svolge. La legge italiana ha riconosciuto l’importanza di tutelare questi lavoratori, con norme specifiche per quanto riguarda il sistema pensionistico.
L’obiettivo è garantire un trattamento previdenziale più favorevole. Così si favorisce l’uscita anticipata dal mondo del lavoro. Affinché un’attività sia considerata usurante, devono essere soddisfatti determinati requisiti, definiti già nella fase di stipulazione del contratto di lavoro. Informarsi sul status lavorativo è importante per capire se hai diritto alla pensione anticipata o no in base al tuo lavoro.
Le categorie di riferimento
Il Decreto Legislativo 67/2011 elenca in modo dettagliato le professioni riconosciute come usuranti. Queste includono lavori in gallerie, cave, miniere, attività ad alte temperature e la rimozione dell’amianto, tra gli altri. L’attenzione ai rischi e alle condizioni di lavoro di questi settori serve per prevenire infortuni e garantire un ambiente più sicuro. Altri lavori considerati usuranti sono quelli svolti in catena di montaggio o da conducenti di veicoli per il trasporto pubblico con più di nove posti.
Anche chi lavora di notte per un certo numero di giorni l’anno rientra in questa categoria. I requisiti per accedere a questi benefici includono il raggiungimento di un determinato numero di anni di contributi e l’età anagrafica minima. Operai edili, infermieri e maestre di scuola primaria sono tra i nuovi lavori usuranti. Queste figure, spesso sottoposte a stress fisico e turni impegnativi, sono ora riconosciute per le difficoltà e le condizioni gravose delle loro mansioni. L’APE sociale, un’agevolazione per chi ha almeno 63 anni e svolge lavori usuranti, permette di accedere a un’indennità ponte fino al raggiungimento dell’età pensionabile.