Lavoro, il bonus Renzi non esiste più: questa alternativa è decisamente più favorevole | Te lo assegnano in automatico
Al posto del vecchio bonus Renzi arriva un nuovo incentivo che garantisce maggiori benefici senza bisogno di richiesta. Come funziona?
I bonus sul lavoro in Italia sono incentivi erogati dallo Stato per favorire l’occupazione e sostenere determinate categorie di lavoratori. Questi incentivi possono assumere forme diverse, come agevolazioni fiscali, contributi economici o riduzioni dei contributi previdenziali per le aziende che assumono lavoratori con specifici requisiti.
I bonus sul lavoro possono essere temporanei e variare in base alla legge di bilancio annuale o ai decreti specifici. È importante che sia le aziende sia i lavoratori restino aggiornati sulle normative in vigore per usufruire dei benefici disponibili e migliorare la loro situazione lavorativa ed economica.
Il vecchio Bonus Renzi ha consentito di ottenere una somma extra per aumentare il potere di acquisto delle famiglie. Ora che questa misura è stata accantonata, il Governo Meloni ha creato un nuovo incentivo.
Di cosa si tratta e come funziona il nuovo bonus? Serve una domanda per ottenerlo, oppure parte in automatico? Scopriamo insieme come funziona e quali sono le ultime novità in merito per ottenerlo.
Cosa troverai in questo articolo:
Com’era il bonus Renzi
Il Bonus Renzi, introdotto nel 2014, era un contributo economico pensato per aumentare il reddito disponibile dei lavoratori dipendenti con stipendi medio-bassi. Fissato a 80 euro al mese, era erogato direttamente in busta paga per chi guadagnava tra gli 8.000 e i 26.000 euro lordi all’anno.
Nel 2020, il Bonus Renzi è stato rivisto e ampliato, trasformandosi nel cosiddetto “trattamento integrativo” e aumentando l’importo massimo a 100 euro mensili. Il range di beneficiari è stato esteso per includere chi percepisce fino a 28.000 euro lordi annui, mentre per i redditi compresi tra 28.000 e 40.000 euro si applicava una detrazione decrescente.
Come funziona il nuovo bonus
Il trattamento integrativo, noto anche come bonus Irpef, è stato introdotto per ridurre il cuneo fiscale, Previsto dalla manovra finanziaria del 2020 e dal decreto Cura Italia. Questo bonus consiste in un contributo in busta paga, che può arrivare fino a un massimo di 1.200 euro annui. Il beneficio è rivolto ai lavoratori dipendenti con specifiche fasce di reddito, e la riforma fiscale del 2024 ha aggiornato le modalità di distribuzione. Rispetto al precedente Bonus Renzi, questa misura amplia la platea di beneficiari e permette anche a disoccupati e lavoratori atipici di richiedere il credito d’imposta tramite il modello 730.
I nuovi scaglioni di reddito sono: fino a 15.000 euro, tra 15.000 e 28.000 euro e oltre 28.000 euro. I dipendenti con redditi fino a 15.000 euro continueranno a ricevere l’intero bonus, mentre per la fascia tra 15.000 e 28.000 euro l’importo scalerà con l’aumentare del reddito. Non ci saranno integrazioni per chi supera i 28.000 euro.