Oggi è il grande giorno delle elezioni americane che stanno tenendo il mondo con il fiato sospeso. Chi accederà alla Casa Bianca?
Oggi, 5 novembre, è il grande giorno delle votazione per le presidenziali americane tra Kamala Harris e Donald Trump. Chi riuscirà a prendere il posto di Joe Biden? Dagli ultimi sondaggi non si registra una probabilità di vittoria netta, bensì c’è un interessante testa a testa tra i due candidati alla Casa Bianca.
Quasi 80 milioni di americani hanno già espresso il proprio voto. Tra questi ci sono 42 milioni che, negli Stati dove è permesso, hanno già partecipato alla votazione. Mentre i restanti 35 milioni hanno spedito per posta il proprio voto.
La Harris, nel suo ultimo appuntamento della campagna elettorale, ha affermato che ogni voto è importante per poter voltare pagina rispetto ad una possibilità di politica caratterizzata da tensioni.
Oltre a ciò, è rilevante riportare come la candidata democratica abbia messo in risalto la differenza principale tra le due campagne elettorali. In particolare, il suo rivale Donald Trump non si è fatto scrupoli nel puntare il dito contro l’avversaria per ottenere qualche voto e consenso in più da parte dei cittadini americani. Tuttavia, Kamala Harris, sostiene che questa strategia non porterà ad alcun beneficio, se non a divisioni interne.
La candidata Kamala Harris si impegnerà fino all’ultimo minuto nella sua corsa alle presidenziali con delle interviste radiofoniche trasmesse negli Stati ancora in bilico e che non hanno ancora preso una posizione decisiva (swing state).
Al contrario, il rivale repubblicano starebbe pianificando di ricevere numerosi ospiti – tra cui amici, donatori e membri del Club – alle cene organizzate per domani sera presso il resort di Mar-a-Lago. In realtà il programma prevede che ci siano due cene in contemporanea dove Trump siederebbe al tavolo con un gruppo selezionato di amici, mentre nella sala da ballo si svolgerà un’altra cena riservata ai membri del Club.
In un momento particolare come quello delle elezioni presidenziali sono state adottate delle precauzioni a favore di Kamala Harris e di Donald Trump in caso di tensioni. Il timore nasce anche dai precedenti registrati nel 2020 con le proteste razziali, e nel 2021 con l’assalto al Congresso da parte dei sostenitori di Trump. Nello specifico, sono state installate delle barriere protettive attorno alla Casa Bianca, a Capitol Hill (residenza della vicepresidente) e il Naval Observatory (domicilio della Harris). Le autorità locali hanno ritenuto opportuno mettere in atto disposizioni di sicurezza anche se ci tengono a rassicurare i cittadini che non sono state registrate delle minacce di cui tenere conto.
Successivamente, sono state adottate delle misure di sicurezza anche a favore del repubblicano Donald Trump. Nello specifico saranno installate delle barriere protettive attorno al convention center di West Palm Beach, dove è previsto un ricevimento organizzato dall’ex presidente. Il caso di quest’ultimo è sicuramente più delicato dato che ha rischiato di essere vittima di due tentati omicidi – ricordiamo soprattutto l’attacco avvenuto il 13 luglio. Anche per Trump non si tratta di una risposta a delle minacce in particolare, ma di misure di sicurezza prese a prescindere in vista delle elezioni di oggi.