Pensioni, a 67 c’è una cosa che stanno facendo tutti: il loro conto cresce a dismisura | Pensaci su

anziani in pensione

Persone in pensione (Pixabay FOTO) - www.managementcue.it

Guadagnare di più dopo la pensione è possibile? La nuova normativa offre un’opportunità di guadagno da non lasciarsi sfuggire!

In Italia, solo un tema infiamma più di quello degli stipendi: il tema della pensione. Da sempre al centro del dibattito pubblico, la pensione non è solo un traguardo per chi conclude la propria carriera lavorativa, ma è anche una delle maggiori spese per lo Stato.

Il sistema pensionistico italiano si basa su una combinazione di contributi previdenziali, versati durante l’intera vita lavorativa, e una serie di requisiti anagrafici. Nonostante le numerose riforme, ancora oggi il sistema pensionistico e lo Stato sono alla ricerca della giusta soluzione per garantire una pensione adeguata, soprattutto considerando la crescente aspettativa di vita.

In termini di importo, l’ammontare medio della pensione in Italia varia significativamente in base a fattori come la tipologia del lavoro svolto, i contributi versati e la gestione previdenziale di appartenenza. Secondo i dati INPS, le pensioni medie erogate oscillano intorno a 1.500 euro mensili, ma si registrano grandi differenze tra le pensioni di vecchiaia, che spesso raggiungono cifre più alte, e quelle minime, che offrono una protezione di base.

Per molti lavoratori italiani, raggiungere l’età pensionabile rappresenta una fase tanto attesa quanto complessa. Le condizioni per il pensionamento, infatti, non si limitano solo all’età, ma richiedono anche il raggiungimento di specifici anni contributivi. A oggi, la pensione di vecchiaia viene concessa generalmente a partire dai 67 anni, mentre altre opzioni come le pensioni anticipate richiedono un minimo di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

L’incentivo del Bonus Maroni per chi sceglie di lavorare

Il Bonus Maroni si inserisce proprio in questo contesto, proponendo un incentivo per coloro che, pur avendo raggiunto i requisiti per la Quota 103, scelgono di rimanere al lavoro. Introdotto inizialmente con la Legge di Bilancio 2023 e riconfermato per il 2024, questo bonus prevede un esonero contributivo del 9,19%, pari all’aliquota massima del contributo IVS.

Per ottenere il Bonus Maroni, è necessario presentare domanda tramite il portale dell’INPS o tramite i patronati, che si occupano di inviare le informazioni richieste. Una volta verificati i requisiti, l’INPS comunica al datore di lavoro la decisione del lavoratore di rimanere in servizio.

Pensionati
Pensionati (Depositphotos FOTO) – www.managementcue.it

Calendario delle erogazioni del Bonus Maroni

Il calendario per l’erogazione del Bonus Maroni, stabilito dall’INPS, varia a seconda della categoria lavorativa del richiedente. Per i lavoratori dipendenti privati, il pagamento è previsto dal 2 agosto 2024 per chi ha pensioni a carico dell’AGO e dal 1° settembre per gli altri.

Per i dipendenti pubblici, invece, le date di decorrenza sono il 2 ottobre e il 1° novembre 2024, a seconda che il trattamento pensionistico sia o meno a carico dell’AGO. Questo calendario consente un’implementazione graduale e in linea con le diverse esigenze settoriali.