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Ecco i 10 paesi migliori per trasferirsi per lavoro

La classifica dei migliori paesi in cui trasferirsi per lavoro, stilata in base ad una serie di fattori concatenati. 

Il mondo del lavoro è in costante evoluzione, con tendenze che cambiano a seconda delle condizioni economiche globali e delle opportunità offerte dai diversi Paesi. Per molti professionisti, trasferirsi all’estero è diventato un modo per migliorare le prospettive di carriera e sperimentare nuovi ambienti lavorativi. Negli ultimi anni, si è assistito a un aumento dell’interesse verso opportunità di lavoro fuori dai propri confini, spingendo sempre più persone a cercare destinazioni che offrano stipendi competitivi e condizioni di vita vantaggiose.

Uno degli aspetti più interessanti di questa tendenza è la crescente attenzione verso Paesi con economie solide, ma non necessariamente grandi. Non si tratta solo di cercare lavoro nei soliti grandi centri finanziari, ma di esplorare nazioni più piccole, spesso con un’elevata qualità della vita e un costo della vita relativamente contenuto. Questo ha portato a un cambiamento nei parametri che determinano le destinazioni più desiderate dai lavoratori.

L’Unione europea e il Regno Unito sono tra le regioni più ambite da chi cerca nuove opportunità professionali. I dati mostrano un incremento significativo dell’interesse per le offerte di lavoro online in queste aree. Ma non sono solo le grandi potenze economiche a riscuotere successo: anche Paesi con economie minori stanno attirando l’attenzione dei professionisti stranieri, grazie alla loro apertura e all’alta qualità della vita che possono offrire.

Negli ultimi anni, infatti, si è visto come la pandemia e altre crisi globali abbiano accelerato la necessità di ridefinire il mercato del lavoro. Le persone non cercano più solo stabilità economica, ma anche un ambiente di lavoro che offra una vita equilibrata e gratificante. È questo mix di fattori che sta spingendo molti a guardare oltre i confini del proprio Paese.

Paesi con economie piccole, ma attraenti per i lavoratori stranieri

Secondo un recente studio di Indeed Hiring Lab, che analizza i trend globali sulle ricerche di lavoro, i Paesi che attirano più interesse dall’estero sono quelli con economie relativamente piccole, ma molto aperte e con un alto standard di vita. Tra questi, il Lussemburgo domina la classifica, con il 77% delle ricerche di lavoro provenienti da fuori i suoi confini. A seguire, troviamo destinazioni come l’Oman, il Kuwait, e la Svizzera, l’unica nazione europea non appartenente all’UE a figurare nella top 10.

Anche Qatar, Arabia Saudita, e Bahrain sono presenti nella lista, seguiti da mete asiatiche come Singapore e gli Emirati Arabi Uniti. Infine, Nuova Zelanda chiude la classifica con il 23% delle ricerche provenienti dall’estero, dimostrando come l’attrattività di questi Paesi vada oltre la loro dimensione economica.

Bandiera dei Paesi Bassi (Pixabay Foto) – www.managementcue.it

L’interesse verso l’Unione Europea e il Regno Unito

Nonostante le difficoltà legate alla Brexit, il Regno Unito ha visto un forte aumento di interesse da parte dei lavoratori stranieri, con le ricerche di lavoro dall’estero che sono salite dal 2,6% di aprile 2021 al 4,9% di luglio 2024. Anche nell’Unione europea, la quota di ricerche dall’estero è raddoppiata rispetto ai livelli pandemici, passando dall’1,5% al 3,1%. Francia e Paesi Bassi emergono come le destinazioni più ambite, con più di un terzo delle ricerche straniere concentrate su lavori ad alto salario in questi Paesi.

D’altro canto, Paesi come la Spagna e lo stesso Regno Unito attirano ancora una proporzione significativa di ricerche per lavori a basso salario, dimostrando che le opportunità offerte variano notevolmente a seconda della destinazione e del tipo di lavoro ricercato.

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Published by
Furio Lucchesi