Consulente finanziario, se hai i giusti requisiti guadagni 60mila euro all’anno: ecco cosa scrivere sul CV
Consulente finanziario, come opera e quanto si guadagna? Ecco come funziona e quali sono i requisiti richiesti per accedere alla professione.
Un consulente finanziario è un professionista che offre assistenza personalizzata per gestire e ottimizzare il patrimonio di un cliente. Il suo lavoro consiste nell’analizzare la situazione economica e le esigenze finanziarie dell’individuo o dell’azienda, per poi proporre strategie di investimento, pianificazione del risparmio e gestione delle risorse.
Fornisce consigli su come investire il denaro tra vari strumenti finanziari, come azioni, obbligazioni e fondi comuni, con l’obiettivo di aumentare i rendimenti nel tempo. L’obiettivo è ridurre al minimo i rischi.
Oltre agli investimenti, il consulente finanziario aiuta i clienti a pianificare il futuro, come il risparmio per la pensione, l’acquisto di immobili o l’educazione dei figli. Monitora i mercati finanziari e aggiorna le strategie per adattarle ai cambiamenti economici e alle circostanze personali del cliente.
Il consulente può lavorare come libero professionista, per banche o società finanziarie. La sua competenza tecnica e la capacità di costruire relazioni di fiducia sono fondamentali per aiutare i clienti a raggiungere la stabilità finanziaria e a prendere decisioni consapevoli. Come diventarlo e quanto guadagna?
Cosa troverai in questo articolo:
Come diventare consulente finanziario
Per diventare consulente finanziario, serve rispettare specifici requisiti di onorabilità. Infatti, devi dimostrare di non avere carichi pendenti e di non essere stato interdetto dai pubblici uffici. Per i titoli, hai bisogno di inserire nel tuo CV un diploma di scuola superiore e il voto dell’esame di Stato di abilitazione.
L’esame per diventare consulente finanziario abilitato dura 85 minuti e consiste in 60 domande a risposta multipla; si supera con un punteggio minimo di 80/100. I candidati devono rispondere correttamente a un’ampia gamma di quesiti che attestano la loro preparazione professionale. Il test è identico per i consulenti autonomi. Il consiglio è quello di prendere una laurea in Economia con specializzazione poi in consulenza finanziaria. Inserire anche delle esperienze di praticantato o alcuni investimenti già realizzati in proprio può essere di aiuto.
Cosa mettere in CV
oltre ai titoli e all’esperienza di lavoro, il CV deve anche mettere in evidenza le capacità trasversali, come la comunicazione efficace, il problem solving e la costruzione di relazioni con i clienti. È utile indicare i risultati concreti, aumenti di portafogli gestiti o tassi di soddisfazione della clientela. Competenze in software finanziari, conoscenza dei regolamenti e delle normative vigenti, e la familiarità con i principi di etica professionale completano un profilo forte.
Infine, è consigliabile inserire corsi di aggiornamento frequentati, partecipazione a conferenze o seminari e l’adesione a ordini professionali, per dimostrare un impegno continuo nella crescita e formazione professionale.