Smartworking, l’INAIL da ora ti paga ogni malanno: se ti fai male a casa ti spetta un assegno davvero interessante

Illustrazione di un infortunio (Pixabay)

Illustrazione di un infortunio (Pixabay FOTO) - www.managementcue.it

Novità importanti per i lavoratori in smartworking: l’INAIL estende la copertura per malattie e infortuni, garantendo un sostegno economico.

L’INAIL, l’Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, è un ente pubblico italiano che fornisce protezione assicurativa ai lavoratori in caso di infortuni sul lavoro e malattie professionali. 

Offre diversi tipi di prestazioni, che includono indennizzi economici per infortuni e malattie, programmi di riabilitazione e supporto per il reinserimento lavorativo.

Il supporto fornito dall’INAIL non si limita al risarcimento economico, ma comprende anche servizi di consulenza e assistenza per facilitare il ritorno al lavoro.

L’ente riconosce l’importanza di adattare le proprie politiche alle nuove realtà lavorative, assicurando che anche i lavoratori da remoto possano beneficiare delle stesse tutele dei loro colleghi in ufficio.

L’incidente e la richiesta di indennizzo

Nel contesto del lavoro agile, una dipendente pubblica ha subito un infortunio mentre si recava a prendere sua figlia all’asilo, sfruttando un permesso dal lavoro. Nonostante l’incidente sia avvenuto al di fuori dell’abitazione, il Tribunale di Milano ha stabilito che la lavoratrice ha diritto all’indennizzo da parte dell’INAIL. Questa decisione, emessa il 16 settembre, sottolinea come le tutele contro gli infortuni siano valide anche durante il lavoro da remoto, rompendo il confine tradizionale tra attività professionale e vita quotidiana.

La dipendente, durante il suo orario di lavoro, si è recata a scuola per recuperare la figlia, un minuto apparentemente di routine. Tuttavia, una caduta lungo il cammino ha trasformato questa attività quotidiana in un’emergenza. La richiesta di indennizzo all’INAIL è stata inizialmente negata, con l’ente che ha considerato l’incidente come non legato al lavoro, sostenendo che fosse un evento ordinario della vita di tutti i giorni.

Una persona davanti al PC (Pixabay)
Una persona davanti al PC (Pixabay FOTO) – www.managementcue.it

La sentenza del tribunale

Quando si parla di infortuni durante il tragitto casa-lavoro, la questione diventa complessa. Gli incidenti che si verificano mentre ci si reca al lavoro o si svolgono attività autorizzate dal datore possono essere coperti dall’assicurazione, ma le deviazioni ingiustificate possono compromettere tale diritto. L’INAIL, in base a una circolare del 2017, escludeva la copertura per gli incidenti avvenuti fuori dall’ufficio se non direttamente connessi all’attività lavorativa.

La lavoratrice, nonostante il diniego iniziale, ha deciso di fare appello, sostenendo la sua causa con una precedente sentenza della Corte di Cassazione. Quest’ultima aveva già stabilito che gli infortuni possono essere risarciti anche durante permessi personali, purché il percorso rimanga coerente. La decisione del Tribunale di Milano ha quindi riconosciuto che, anche durante il lavoro agile, gli incidenti legati a necessità familiari rientrano nelle tutele assicurative, evidenziando una maggiore protezione per i lavoratori in smart working.