Fondo pensione, rivelata la formula che ti salva dalla bancarotta: sotto quella cifra a 70 anni sei spacciato

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Pensione minima (Pixabay foto) - www.managementcue.it

Se hai un fondo pensione e versi meno di questa cifra il futuro non sarà affatto roseo: ecco come rimediare. 

Il futuro delle pensioni INPS appare sempre più incerto. I segnali degli ultimi anni hanno acceso una forte preoccupazione tra i lavoratori, portando a una riflessione profonda sulle possibilità di garantirsi una pensione dignitosa. Con un sistema pensionistico pubblico che mostra segni di affaticamento, cresce l’esigenza di pensare a soluzioni alternative.

La previdenza complementare, come strumento di integrazione, sta lentamente guadagnando terreno. Negli ultimi anni, sempre più persone hanno iniziato a considerare l’idea di affidarsi a un fondo pensione, ma il numero rimane ancora limitato. Sebbene ci siano evidenti benefici nell’aderire a tali strumenti, molti lavoratori restano ancora incerti su quanto effettivamente occorra investire per garantirsi un futuro sereno.

L’adesione ai fondi pensione complementari è un passo importante, ma complesso. I lavoratori devono valutare vari fattori, come il proprio reddito, l’età di inizio dei versamenti e la capacità di risparmio. Tuttavia, una delle domande più frequenti riguarda proprio quanto bisogna versare mensilmente per ottenere una rendita sufficiente. L’incertezza economica del presente spinge molti a posticipare questa decisione, rischiando di compromettere il proprio benessere futuro.

Pianificare in anticipo è fondamentale, ma anche impegnativo. Nonostante la consapevolezza crescente, solo una piccola parte della forza lavoro italiana ha realmente iniziato a investire nella previdenza complementare. E chi lo fa spesso si chiede se stia versando la giusta quantità di denaro. Questo timore si riflette nelle scelte quotidiane, con molti che preferiscono destinare risorse ad altre priorità.

L’importanza di un fondo pensione

Attualmente, solo il 36,9% dei lavoratori italiani ha aderito a un fondo pensione complementare, e il versamento medio annuo si aggira intorno ai 2.810 euro. La previdenza pubblica non sembra in grado di garantire, da sola, un tenore di vita adeguato dopo l’età lavorativa, motivo per cui i fondi pensione diventano cruciali per integrare l’assegno pensionistico.

Ma quanto bisogna davvero aver accumulato a diverse età per ottenere una pensione soddisfacente? Secondo le stime, un lavoratore di 30 anni dovrebbe aver versato almeno 15.000 euro in un fondo pensione, se guadagna 1.500 euro al mese. Questa cifra sale progressivamente con l’età: a 40 anni, un versamento complessivo dovrebbe essere di 50.000 euro, mentre a 60 anni si dovrebbe già aver accumulato circa 250.000 euro per mantenere un tenore di vita simile a quello pre-pensionamento.

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Soldi da versare per il fondo pensione (Pixabay FOTO) – www.managementcue.it

Quanto dovresti versare ogni mese

Il momento dell’adesione a un fondo pensione fa una grande differenza. Chi inizia a versare già a 20 anni potrebbe riuscire a garantirsi una rendita adeguata con un versamento mensile di soli 60-70 euro. Tuttavia, chi rimanda a 50 anni dovrà affrontare contributi ben più alti, nell’ordine di 350-550 euro al mese, per raggiungere lo stesso obiettivo.

In conclusione, per ottenere una rendita dal fondo pensione che copra almeno il 70% del reddito netto in età lavorativa, è essenziale cominciare il prima possibile e continuare con regolarità, adattando gli importi ai propri obiettivi e alla propria età.