Tecnologia

L’Università di Pisa ha siglato una partnership storica con OpenAI

L’Università di Pisa stringe una partnership con OpenAI per guidare l’innovazione nell’intelligenza artificiale.

L’Università di Pisa ha segnato una svolta nel panorama accademico italiano grazie a una collaborazione strategica con OpenAI, una delle aziende leader nel settore dell’intelligenza artificiale (IA). Questa alleanza si propone di esplorare le potenzialità dell’IA nell’ambito dell’istruzione, della ricerca e della gestione universitaria, puntando a trasformare il modo in cui le tecnologie avanzate vengono utilizzate nella formazione accademica. L’Università di Pisa, infatti, è la prima in Italia ad adottare ufficialmente ChatGPT Edu, una versione dedicata del famoso chatbot, progettata per università e istituti di ricerca.

L’idea alla base di questa collaborazione è quella di sfruttare l’intelligenza artificiale per migliorare le esperienze di apprendimento degli studenti, rendendo la didattica più personalizzata e interattiva. Secondo il professor Antonio Cisternino, responsabile del Sistema Informatico d’Ateneo, questa partnership rappresenta un’opportunità unica per l’ateneo pisano di posizionarsi all’avanguardia nell’utilizzo dell’IA nelle università. Inoltre, l’Università di Pisa si allinea con prestigiosi istituti internazionali come Harvard e Oxford, che stanno anch’essi esplorando le potenzialità di ChatGPT Edu.

ChatGPT Edu: una risorsa per la didattica e la ricerca

L’acquisizione di ChatGPT Edu rappresenta un passaggio chiave per l’Università di Pisa. Lanciato ufficialmente nel marzo 2023, questo strumento è stato progettato per fornire supporto avanzato a studenti, docenti e ricercatori attraverso un’interfaccia di intelligenza artificiale user-friendly. Uno degli obiettivi principali della collaborazione è sperimentare come l’IA possa essere integrata nelle attività accademiche, contribuendo non solo all’insegnamento, ma anche alla ricerca e alle operazioni amministrative.

Durante il primo evento mondiale di OpenAI dedicato all’educazione, rappresentanti dell’Università di Pisa e di altre università di spicco hanno discusso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale come strumento di supporto nella formazione universitaria. Le potenzialità di strumenti come ChatGPT Edu vanno ben oltre l’ordinaria interazione con i chatbot: permettono di personalizzare le esperienze di apprendimento in base alle esigenze degli studenti, offrendo risposte rapide e precise a domande su argomenti di studio e fornendo assistenza sulle procedure universitarie.

OpenAI (Depositphotos FOTO) – www.managementcue.it

Progetti strategici e sviluppo dell’IA nell’ateneo

L’Università di Pisa non si è limitata all’adozione di ChatGPT Edu, ma ha sviluppato una serie di progetti strategici legati all’intelligenza artificiale. Uno degli esempi più rilevanti è Oraculum/Sibylla, un sistema di gestione della conoscenza open-source creato utilizzando l’API di ChatGPT. Questo strumento avanzato è in grado di fornire informazioni precise su normative universitarie e procedure amministrative, riducendo drasticamente il tempo impiegato dagli studenti e dal personale per accedere alle informazioni chiave. Grazie a Oraculum, l’università ha potuto migliorare il suo sistema di chatbot, rendendoli più efficaci e capaci di gestire domande complesse in diverse lingue.

Inoltre, l’Università di Pisa ha consolidato il proprio ruolo di leader nel campo dell’intelligenza artificiale con la creazione del GoodAI-Labs, un laboratorio multidisciplinare che si concentra su sistemi di IA affidabili, trasparenti e sicuri. Il laboratorio è nato nell’ambito del progetto FAIR, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’obiettivo di sviluppare IA etiche e orientate alle necessità umane. Pisa coordina anche il sotto-progetto Human-Centred AI, un’iniziativa di rilevanza nazionale che si propone di creare sistemi di IA che pongano l’uomo al centro del processo decisionale.

Una visione per il futuro dell’educazione e dell’IA

Questa collaborazione tra l’Università di Pisa e OpenAI segna un punto di svolta per il futuro dell’istruzione superiore. Grazie a strumenti come ChatGPT Edu, l’università non solo intende migliorare le esperienze di apprendimento, ma anche accelerare il progresso della ricerca scientifica. L’IA non è vista solo come un supporto, ma come un’opportunità per sperimentare nuove modalità di insegnamento e scoprire nuove frontiere del sapere.

Secondo Leah Belsky, General Manager per l’Educazione presso OpenAI, l’Università di Pisa sta aprendo la strada a un nuovo modo di utilizzare l’intelligenza artificiale nell’educazione. Grazie a questa partnership, Pisa diventerà uno dei centri nevralgici per l’innovazione in campo educativo, contribuendo a creare un ambiente dove tecnologia e conoscenza possono crescere di pari passo.

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Arya Stilton