Manca poco all’introduzione dell’ora solare: come e quando bisogna spostare le lancette dell’orologio? Tutti i dettagli.
L’ora solare è un appuntamento fisso per molti Paesi, compresa l’Italia, e rappresenta un cambiamento che avviene ogni anno nell’ultimo weekend di ottobre. Questa modifica non solo influisce sulle abitudini quotidiane, ma ha anche un impatto significativo sulla salute e sull’economia. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 2024, precisamente alle ore 3 del mattino, le lancette dell’orologio dovranno essere spostate un’ora indietro, consentendoci di guadagnare un’ora di sonno. Tuttavia, questo cambiamento comporta anche giornate apparentemente più corte, con il buio che scende prima. Scopriamo insieme cosa comporta il passaggio dall’ora legale a quella solare e quali sono le implicazioni.
Il passaggio all’ora solare avviene ogni anno nell’ultimo weekend di ottobre. In questo 2024, il cambio avverrà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, alle ore 3 del mattino. In quel preciso momento, dovremo spostare le lancette indietro di un’ora, tornando alle 2. Questo semplice gesto ci permetterà di guadagnare un’ora di sonno, ma con l’arrivo dell’ora solare, le giornate si accorceranno visibilmente, poiché farà buio prima nel pomeriggio.
L’ora legale, introdotta ogni anno a marzo, ha lo scopo di sfruttare al meglio la luce del sole durante i mesi primaverili ed estivi, mentre l’ora solare ritorna con l’autunno e l’inverno, quando le ore di luce diminuiscono naturalmente.
Uno dei vantaggi principali dell’ora solare è che ci permette di avere un’ora in più di luce naturale al mattino. Questo può essere particolarmente utile per chi deve alzarsi presto, in quanto la luce del sole aiuta a regolare il nostro ritmo circadiano, migliorando la qualità del sonno e la produttività durante le ore diurne.
Tuttavia, c’è anche un rovescio della medaglia: le giornate sembreranno più corte perché il buio arriverà prima nel pomeriggio. Questo può influire negativamente sull’umore di molte persone, causando in alcuni casi il cosiddetto “winter blues” o depressione stagionale, legata alla riduzione delle ore di luce.
In Europa, e anche in Italia, il dibattito sull’abolizione del cambio tra ora solare e legale è sempre acceso. Molti sostengono che mantenere l’ora legale tutto l’anno porterebbe a benefici tangibili, sia per la salute che per l’economia. Luigi Ferini Strambi, professore ordinario di neurologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, sottolinea i vantaggi di avere più ore di luce durante il giorno. Questo favorirebbe attività fisiche e sociali anche nei mesi invernali, migliorando così il benessere fisico e psicologico delle persone.
Anche la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) sostiene questa posizione, evidenziando che adottare l’ora legale per tutto l’anno potrebbe far risparmiare all’Italia circa 204 milioni di euro annui in consumi energetici. Inoltre, un risparmio energetico ridurrebbe le emissioni di CO2 di circa 200mila tonnellate, con effetti positivi sia sull’ambiente che sulla salute pubblica.
Sebbene molti Paesi in Europa stiano discutendo sull’opportunità di abolire il cambio dell’ora, al momento, la decisione finale non è ancora stata presa. Nel frattempo, dobbiamo continuare ad adattarci a questo doppio sistema, con il passaggio dall’ora legale a quella solare e viceversa. In primavera, infatti, l’anno prossimo, torneremo nuovamente a spostare le lancette in avanti, ripristinando l’ora legale per sfruttare al massimo le lunghe giornate estive.