Lavoro, terribile notizia in arrivo: ottobre richiede uno sforzo immane | In quest’occasione la fatica sarà doppia

Orologio

Orologio (Pixabay foto) - www.managementcue.it

A ottobre i datori di lavoro chiederanno uno sforzo aggiuntivo ai dipendenti: brutte notizie per i lavoratori.

Il lavoro è una parte fondamentale della vita di molte persone, non solo per le risorse economiche che garantisce, ma anche per il suo ruolo nel dare struttura alle giornate. Le diverse modalità in cui si può svolgere, come il lavoro dipendente o autonomo, permettono di adattarsi alle necessità individuali e alle esigenze del mercato. Tuttavia, i ritmi e le condizioni lavorative variano enormemente, soprattutto in base al settore e agli orari.

Nel contesto lavorativo, il concetto di tempo è un fattore cruciale. Gli orari di lavoro stabiliti sono alla base dei contratti e regolano sia l’organizzazione personale che quella aziendale. Chi lavora secondo turni, in particolare, deve fare i conti con orari non convenzionali, spesso legati alle necessità di produzione o servizio continuo. Il turno di notte, per esempio, richiede uno sforzo fisico e mentale aggiuntivo, poiché si sovrappone al ciclo naturale del sonno.

Lavorare durante la notte può essere complicato per molti motivi. Da una parte, il corpo umano fatica ad adattarsi a uno stile di vita che inverte i normali ritmi circadiani, con conseguenze sulla salute fisica e mentale. Dall’altra, c’è anche una questione economica legata alla retribuzione del lavoro notturno, che spesso prevede maggiorazioni per compensare il disagio. Ma non sempre tutte le ore lavorate sono trattate allo stesso modo, specialmente in periodi particolari dell’anno.

Uno dei momenti che influenzano il lavoro notturno è il cambio dell’ora legale. Questo avviene due volte l’anno e può comportare variazioni nel calcolo del tempo lavorato, specialmente quando si passa dall’ora legale all’ora solare. In queste occasioni, si entra in un’area di incertezza, che può avere effetti anche sulla gestione delle buste paga e sulla regolamentazione dei turni di lavoro, come nel caso di coloro che lavorano di notte.

Cosa cambia ai turni notturni?

Il passaggio all’ora solare nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 2024 porterà, per i lavoratori notturni, una variazione imprevista nel conteggio delle ore lavorate. Questo accade perché, alle 3 del mattino, le lancette dell’orologio verranno spostate indietro di un’ora, facendo “rivivere” il segmento di tempo tra le 2 e le 3. I dipendenti che si trovano a lavorare durante questo cambiamento si troveranno, di fatto, a prestare servizio per un’ora in più rispetto al previsto.

Orologio su scrivania
Orologio su scrivania (Pixabay foto) – www.managementcue.it

Trattamento economico: straordinario o ora supplementare?

Dal punto di vista retributivo, l’ora extra causata dal cambio dell’ora può essere considerata come lavoro straordinario o come ora supplementare, a seconda delle disposizioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) applicato.

Mentre in molti casi l’ora aggiuntiva sarà riconosciuta e retribuita con una maggiorazione, ci sono situazioni in cui potrebbe non esserci un compenso aggiuntivo, lasciando il lavoratore con un’ora di servizio non riconosciuta economicamente.