Il futuro delle Isole Chagos: è stato raggiunto un nuovo accordo di Sovranità tra Regno Unito e Mauritius. Scopri i dettagli.
L’annuncio della Gran Bretagna riguardante la cessione delle Isole Chagos a Mauritius segna un momento storico per la regione, mettendo fine a una lunga disputa di sovranità. Questo accordo, accolto con favore dagli Stati Uniti e da parte della comunità internazionale, pone fine a decenni di controversie e apre nuove prospettive, sia dal punto di vista strategico che umano. Tuttavia, l’accordo non è privo di critiche, soprattutto in Gran Bretagna, dove alcuni esponenti politici temono che possa favorire interessi geopolitici avversi.
Le Isole Chagos, un arcipelago situato nell’Oceano Indiano, sono state sotto controllo britannico dal 1814, quando furono cedute al Regno Unito nell’ambito del Trattato di Parigi. Tuttavia, nel 1965, le isole furono separate da Mauritius, all’epoca una colonia britannica in via di decolonizzazione, per creare il Territorio britannico dell’Oceano Indiano (BIOT). Questa decisione è stata fortemente contestata da Mauritius, che ha continuato a rivendicare la sovranità sulle isole.
Uno degli episodi più controversi nella storia delle Chagos è stato lo sfratto forzato di circa 2.000 abitanti dell’arcipelago negli anni ’70, per permettere la costruzione della base militare di Diego Garcia. La base, concessa in affitto agli Stati Uniti, ha avuto un ruolo cruciale durante i conflitti in Iraq e Afghanistan, fungendo da punto di lancio per operazioni militari strategiche.
L’accordo annunciato recentemente rappresenta una svolta decisiva. Secondo le dichiarazioni ufficiali, la Gran Bretagna restituirà la sovranità sulle isole a Mauritius, garantendo al contempo la continuità operativa della base di Diego Garcia per almeno i prossimi 99 anni. Questo compromesso, secondo il governo britannico, preserva sia l’importanza strategica della base sia i rapporti diplomatici con Mauritius.
Diego Garcia è considerata una delle basi militari più strategiche per gli Stati Uniti e il Regno Unito, grazie alla sua posizione nell’Oceano Indiano, che consente il controllo delle rotte marittime e una risposta rapida a crisi regionali e globali. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha sottolineato l’importanza di questo accordo per la sicurezza globale, affermando che Diego Garcia continuerà a svolgere un ruolo cruciale per la stabilità regionale e la lotta contro le minacce alla sicurezza internazionale.
Dal punto di vista britannico, l’accordo permette di risolvere una lunga controversia legale che ha messo a rischio il futuro della base militare. David Lammy, il ministro degli Esteri britannico, ha evidenziato che la risoluzione della questione di sovranità rafforza il ruolo della Gran Bretagna nella sicurezza globale. Tuttavia, l’accordo non coinvolge direttamente i Chagossiani, la popolazione originaria delle isole, che ha espresso rabbia per essere stata esclusa dai negoziati.
Nonostante l’entusiasmo di Stati Uniti e Gran Bretagna per il nuovo accordo, non mancano critiche, soprattutto da parte dell’opposizione conservatrice britannica. Alcuni politici temono che la cessione delle Isole Chagos a Mauritius possa indebolire la posizione della Gran Bretagna nella regione e aprire la strada a una crescente influenza della Cina. Mauritius ha stretti legami commerciali con Pechino, e alcuni temono che il paese possa concedere alla Cina una presenza militare nell’Oceano Indiano, minando gli interessi occidentali.
Tom Tugendhat, portavoce della sicurezza del partito conservatore, ha definito l’accordo una “capitolazione pericolosa” che potrebbe compromettere la sicurezza dell’Occidente. Anche Robert Jenrick, un altro esponente di spicco del partito, ha espresso preoccupazioni simili, sostenendo che il Regno Unito sta cedendo un territorio strategico a un paese che mantiene legami con Pechino. Queste preoccupazioni riflettono il contesto geopolitico attuale, in cui la Cina cerca di espandere la propria influenza nell’area dell’Oceano Indiano.
Uno degli aspetti più delicati dell’intera vicenda riguarda la popolazione originaria delle Isole Chagos, sfrattata negli anni ’70 per fare spazio alla base di Diego Garcia. Da allora, i Chagossiani, molti dei quali si sono stabiliti in Mauritius e Seychelles, hanno combattuto per il diritto di tornare nelle loro terre d’origine. Nel 2019, una risoluzione non vincolante dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato che la Gran Bretagna avrebbe dovuto restituire il controllo dell’arcipelago a Mauritius e permettere ai Chagossiani di ritornare a casa.
L’accordo attuale prevede che Mauritius possa sviluppare un piano di reinsediamento per le isole, ad eccezione di Diego Garcia. Questo rappresenta una vittoria per molti, ma non per tutti. Il gruppo Chagossian Voices, che rappresenta la diaspora britannica dei Chagossiani, ha espresso profonda delusione per essere stato escluso dai colloqui e ha criticato il fatto che i Chagossiani continuino a essere “senza voce” nel determinare il proprio futuro.