Donne al lavoro, altro che sottopagate: in questi settori sono le protagoniste indiscusse | Invia il tuo CV

Assunzione di una nuova lavoratrice

Assunzione nuova lavoratrice (Pixabay) www.managementcue.it

Ecco i settori dove non solo le donne non hanno disparità salariale, ma superano i colleghi uomini: proponiti per una di queste posizioni.

La disparità salariale tra uomini e donne è un tema di grande attualità, soprattutto nel mondo del lavoro. Da anni si parla della necessità di colmare questo gap che vede spesso gli uomini percepire stipendi superiori rispetto alle loro colleghe. Diversi studi hanno evidenziato come questo fenomeno sia particolarmente visibile in determinati settori, soprattutto in quelli dominati dalla presenza maschile. Tuttavia, il problema non è esclusivo di un settore, ma coinvolge l’intero sistema occupazionale.

La questione del pay gap non si limita alla sola differenza di retribuzione, ma tocca anche aspetti legati alle opportunità di crescita professionale. Molto spesso, infatti, le donne si trovano a dover affrontare ostacoli che ne limitano l’accesso a posizioni apicali o ruoli strategici all’interno delle aziende. Nonostante siano sempre più presenti nel mondo del lavoro e abbiano livelli di formazione elevati, le carriere femminili faticano a prendere lo stesso ritmo di quelle maschili.

Un altro aspetto rilevante è l’impatto che l’età ha sulla disparità salariale. Le differenze di retribuzione tendono a crescere con l’avanzare dell’età, specialmente nella fascia compresa tra i 40 e i 50 anni. Durante questa fase della vita lavorativa, quando molti professionisti raggiungono il picco della carriera, le differenze di stipendio tra uomini e donne diventano particolarmente marcate. Nonostante queste evidenze, il tema resta complesso e le soluzioni spesso sembrano lontane.

Nel tentativo di comprendere meglio la situazione, diversi studi e ricerche sono stati condotti negli ultimi anni, con l’obiettivo di individuare i settori dove la disparità salariale è più accentuata. I dati raccolti suggeriscono che il problema non riguarda solo il settore privato o pubblico, ma è presente in entrambi, anche se con intensità differenti. Tuttavia, ciò che emerge è una realtà variegata, dove le differenze salariali tra uomini e donne non seguono un’unica tendenza.

Settori con retribuzioni più alte per le donne

Nel panorama lavorativo, però, emergono alcuni ruoli in cui le donne non solo riescono a ottenere una parità salariale, ma addirittura a superare i colleghi maschi. In settori come il commerciale, le vendite e il marketing, le professioniste sembrano avere la meglio. È interessante notare come in queste aree, storicamente dominate da uomini, siano proprio le donne a spuntare le retribuzioni migliori.

Per esempio, nei ruoli di direttore vendite e business development manager, le donne possono guadagnare fino al 5% in più rispetto agli uomini. Questo trend, pur essendo limitato a determinati settori, dimostra che la disparità salariale può anche ribaltarsi, a favore delle professioniste.

ragazza che tiene il suo curriculum
Ragazza con il suo CV (Depositphotos Foto) – www.managementcue.it

Altri ruoli con pay gap a favore delle donne

Non solo nel settore commerciale: anche ruoli come export area manager o responsabile amministrazione vendite mostrano una tendenza favorevole alle donne, con stipendi che possono superare i 60mila euro annui. L’aumento della specializzazione e l’importanza di competenze specifiche sembrano giocare un ruolo chiave nel garantire alle professioniste una retribuzione più alta rispetto agli uomini. Questo fenomeno si riscontra soprattutto in quei campi dove la competenza tecnica e la gestione strategica delle risorse hanno un peso rilevante.

In Italia, inoltre, le donne dominano alcuni ambiti universitari, eccellendo negli studi e portando a casa risultati che spesso si riflettono anche nelle opportunità lavorative. Sono sempre più numerose le laureate che accedono a posizioni di rilievo, e questo si traduce in retribuzioni competitive, specialmente in quei settori in cui è richiesta una forte capacità di leadership e di gestione aziendale. Tuttavia, la strada verso un’uguaglianza retributiva completa è ancora lunga, con molti settori che devono ancora aprirsi a un cambiamento effettivo.