Google ha presentato un reclamo alla Commissione Europea nei confronti di Microsoft

Google

Google ha presentato un reclamo alla Commissione Europea nei confronti di Microsoft (Pixabay Foto) - www.managementcue.it

Google si rivolge all’antitrust per presentare un reclamo contro il colosso informatico Microsoft. Cosa sta succedendo.

Google ha recentemente presentato un reclamo antitrust contro Microsoft alla Commissione Europea, accusando la rivale di pratiche anticoncorrenziali nel settore delle licenze cloud. Il focus della denuncia è la piattaforma Azure, il servizio cloud di Microsoft, che secondo Google impedisce ai clienti europei di spostare agevolmente il loro carico di lavoro su altre piattaforme cloud concorrenti. Questo scontro segna un nuovo capitolo nella competizione accesa tra i principali attori del mercato del cloud: Microsoft, Google e Amazon.

Le accuse di Google contro Microsoft

Il fulcro della denuncia di Google risiede nel modo in cui Microsoft gestisce la licenza del suo Windows Server, un elemento cruciale per molte applicazioni aziendali. Secondo Google, Microsoft penalizzerebbe le aziende che desiderano utilizzare fornitori di cloud alternativi attraverso restrizioni che rendono più difficile la migrazione dei carichi di lavoro. Inoltre, la denuncia afferma che Microsoft impone sanzioni finanziarie alle imprese che scelgono di operare su piattaforme cloud non Microsoft, aggiungendo anche ostacoli in termini di sicurezza e interoperabilità.

In un’intervista con Euronews, il responsabile di Google Cloud, Amit Zavery, ha dichiarato che queste pratiche mettono in difficoltà le aziende che fanno affidamento sui prodotti Microsoft. “Come si rimuove la restrizione creata da Microsoft, dato che molti dipartimenti IT e aziende dipendono dai prodotti Microsoft?“, ha chiesto Zavery, sottolineando la necessità di un intervento rapido da parte della Commissione Europea. “Vogliamo che la Commissione agisca rapidamente, indaghi e faccia in modo che Microsoft rimuova le restrizioni in modo che diventi facile per i clienti avere delle scelte. Il mercato in Europa può prosperare e i fornitori possono davvero competere per il business e innovare“.

Microsoft sotto la lente delle autorità europee

Non è la prima volta che Microsoft finisce nel mirino delle autorità europee per presunte pratiche anticoncorrenziali nel mercato cloud. Nel 2022, la lobby del cloud CISPE (Cloud Infrastructure Services Providers in Europe), supportata da Amazon, ha presentato una denuncia simile alla Commissione Europea, lamentando i termini contrattuali di Microsoft. Tuttavia, il caso è stato archiviato a luglio 2023 dopo il raggiungimento di un accordo da 22 milioni di euro tra Microsoft e CISPE.

Questo nuovo reclamo da parte di Google arriva in un momento in cui Microsoft è già sotto inchiesta da parte della Commissione Europea. Nel luglio 2023, infatti, l’autorità europea ha avviato un’indagine antitrust su Microsoft Teams, il popolare strumento di collaborazione e comunicazione aziendale. Se venisse dimostrata una posizione dominante da parte di Microsoft, l’azienda potrebbe affrontare una multa fino al 10% del suo fatturato annuale.

La battaglia per il mercato cloud

Google
Google ha presentato un reclamo alla Commissione Europea nei confronti di Microsoft (Pixabay Foto) – www.managementcue.it

L’industria del cloud è dominata da tre grandi player: Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure e Google Cloud. Questi tre giganti del settore sono impegnati in una competizione feroce per il dominio delle infrastrutture cloud a livello globale. In Europa, questa battaglia si è intensificata a causa delle crescenti preoccupazioni per la sicurezza dei dati, l’interoperabilità e la necessità di una maggiore scelta per i clienti.

Microsoft, in particolare, ha affrontato critiche da parte dei concorrenti per il modo in cui integra i suoi prodotti e servizi, creando quello che molti ritengono essere un “ecosistema chiuso” che scoraggia l’uso di piattaforme alternative. La denuncia di Google mette in evidenza questa percezione, affermando che Microsoft sta rendendo difficile per le aziende europee migrare verso altri fornitori di servizi cloud, ostacolando così la concorrenza.

La risposta di Microsoft

Microsoft ha respinto le accuse mosse da Google, affermando di aver già risolto amichevolmente questioni simili con altri fornitori di cloud europei. Un portavoce di Microsoft ha dichiarato che Google sta cercando di convincere la Commissione Europea senza il sostegno delle aziende europee, sostenendo che la posizione di Google potrebbe non ottenere successo. “Non essendo riuscita a convincere le aziende europee, ci aspettiamo che Google non riuscirà a convincere la Commissione europea“, ha affermato il portavoce.

Questo commento evidenzia la tensione tra i due giganti tecnologici, con Microsoft che cerca di mantenere il suo dominio nel mercato europeo del cloud, mentre Google spinge per una maggiore apertura e concorrenza.

Le implicazioni future per il mercato cloud europeo

Il reclamo di Google potrebbe avere implicazioni significative per il futuro del mercato cloud in Europa. Se la Commissione Europea decidesse di procedere con un’indagine approfondita e trovare Microsoft colpevole di pratiche anticoncorrenziali, ciò potrebbe portare a cambiamenti importanti nelle politiche di licenza e interoperabilità nel settore del cloud computing. Questo scenario potrebbe offrire ai clienti aziendali europei una maggiore libertà di scelta, riducendo la dipendenza dai fornitori dominanti come Microsoft e incentivando una concorrenza più equa.

D’altra parte, se Microsoft riuscisse a risolvere la questione senza ulteriori sanzioni, potrebbe rafforzare la sua posizione nel mercato e continuare a dominare il settore delle infrastrutture cloud in Europa.