Voto in condotta: il ddl è stato approvato dal Parlamento

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Voto in condotta: il ddl è stato approvato dal Parlamento (Pixabay Foto) - www.managementcue.it

Il Parlamento ha approvato il ddl che prevede il voto in condotta. Scopri tutti i dettagli, i vantaggi e le novità in arrivo.

Il Parlamento italiano ha approvato un disegno di legge proposto dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che mira a riformare il sistema di valutazione del comportamento degli studenti. La misura introduce una serie di cambiamenti significativi nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, con l’obiettivo di rafforzare la disciplina scolastica e promuovere un ambiente educativo più responsabile.

Uno dei principali punti della riforma riguarda l’introduzione obbligatoria del voto in condotta sia nelle scuole medie che superiori. Questo voto sarà determinante per il successo scolastico degli studenti e avrà un peso importante per la loro carriera accademica. Il voto in condotta, spesso discusso per la sua utilità, assume ora un valore più incisivo, poiché può influenzare direttamente la promozione o la bocciatura dello studente.

Con il 5 in condotta si è bocciati

Una delle novità più rilevanti è la bocciatura automatica per chi riceve un 5 in condotta. Questa misura vuole sottolineare l’importanza del rispetto delle regole e del comportamento corretto all’interno della comunità scolastica. La scelta del Ministro Valditara di applicare una sanzione così severa ha suscitato diverse reazioni, sia tra gli insegnanti che tra i genitori. Molti ritengono che l’introduzione di questa misura possa fungere da deterrente per comportamenti scorretti, mentre altri sollevano preoccupazioni riguardo alla severità della punizione.

Un altro elemento chiave della riforma è la gestione del 6 in condotta. Nelle scuole superiori, gli studenti che otterranno questo voto non saranno bocciati immediatamente, ma dovranno recuperare un debito in educazione civica a settembre. L’educazione civica, infatti, è diventata una materia centrale per la valutazione del comportamento e dell’etica degli studenti. Per gli alunni delle quinte superiori, il debito non sarà recuperato a settembre, ma dovrà essere affrontato durante l’esame di Stato attraverso un elaborato che tratterà tematiche legate all’educazione civica.

Giudizi sintetici alle elementari

Anche le scuole primarie non sono escluse dalle novità introdotte dalla legge. Nelle elementari si torna infatti ai giudizi sintetici per valutare il comportamento degli alunni. Le tradizionali valutazioni in decimi vengono sostituite da giudizi come “insufficiente”, “sufficiente”, “discreto”, “buono” e “ottimo”. Questo approccio mira a rendere più chiara e immediata la comprensione delle performance comportamentali da parte degli alunni più piccoli e dei loro genitori.

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Punteggio massimo alla maturità solo con 9 o 10 in condotta

Un altro aspetto innovativo riguarda il punteggio massimo all’esame di maturità. Secondo la nuova legge, il massimo dei voti (100/100) potrà essere assegnato solo agli studenti che avranno ottenuto un 9 o 10 in condotta. In questo modo, il comportamento diventa un fattore determinante anche per l’accesso al punteggio pieno negli esami finali, incentivando gli studenti a mantenere un comportamento esemplare durante tutto il percorso scolastico.

Sospensioni e cittadinanza solidale

La riforma introduce anche una serie di misure correttive per gli studenti sospesi. Chi viene sospeso per più di due giorni dovrà infatti impegnarsi in attività di cittadinanza solidale al di fuori della scuola. Questa innovazione ha l’obiettivo di far comprendere agli studenti la gravità del proprio comportamento e di offrire loro l’opportunità di “rimediare” attraverso attività utili alla collettività. Questo approccio è visto come un tentativo di responsabilizzare i giovani, non solo punendoli, ma coinvolgendoli attivamente in iniziative positive per la comunità.

Sanzioni economiche per aggressioni a insegnanti e compagni

Infine, la legge prevede una serie di sanzioni economiche per famiglie i cui figli siano coinvolti in episodi di aggressione verso insegnanti, compagni o personale scolastico. Oltre al risarcimento dei danni, è prevista una multa che può variare dai 500 ai 10.000 euro. Questa misura vuole disincentivare comportamenti violenti e creare un ambiente scolastico più sicuro e rispettoso. La responsabilità economica delle famiglie mira a far comprendere loro l’importanza di educare i propri figli al rispetto delle regole e degli altri.