Maggie Smith, addio alla nostra tanto amata Professoressa McGranitt
Chi non è cresciuto nell’era di Harry Potter non può capire il vuoto che ha lasciato la perdita di Maggie Smith in tutti coloro che, da piccoli, speravano di ricevere una lettera da Hogwart per poter entrare a far parte dei Grifondoro.
Si è vero, Maggie Smith non è stata solo la mitica Professoressa di Trasfigurazione di Hogwart. E’ stata Muriel Donnelly in “Ritorno al Merigold Hotel” ma è stata anche Lady Gresham in “Becoming Jane – Il ritratto di una donna contro” per non dimenticare la fantastica Violet Crawley, Contessa Madre di Grantham in “Downton Abbey”.
Insomma Maggie Smith è stata tante tante donne, tutte eccezionali proprio come lo era lei.
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Maggie Smith, chi era l’attrice dai mille volti
Nata il 28 dicembre 1934 a Ilford, nell’Essex, Maggie Smith ha saputo conquistare un posto di rilievo nel panorama artistico britannico e internazionale. Con oltre sette decenni di carriera, ha attraversato epoche e generazioni, diventando un simbolo del cinema e del teatro mondiale. La sua versatilità, eleganza e dedizione al mestiere le hanno garantito un successo duraturo e l’affetto di fan e colleghi.
Sin dagli esordi, il talento di Maggie Smith è stato chiaro. Si è formata all’Oxford Playhouse, dove ha iniziato la sua carriera teatrale, e fin dagli anni ’50 ha calcato i più importanti palcoscenici britannici. La sua voce inconfondibile, la presenza scenica e l’intensità che porta in ogni ruolo le hanno permesso di distinguersi rapidamente, tanto da diventare una delle attrici di punta del Royal National Theatre, una delle istituzioni più prestigiose del teatro inglese.
Tuttavia, nonostante la sua lunga carriera teatrale, la fama internazionale è arrivata grazie al cinema. Negli anni ’60, Maggie Smith ha iniziato a recitare in importanti produzioni cinematografiche, lavorando con alcuni dei registi più celebri del tempo. Questo l’ha portata ad affermarsi come una delle attrici più talentuose e rispettate dell’industria cinematografica, sia in ruoli drammatici che comici.
La consacrazione con gli Oscar
Negli anni ’70, la carriera cinematografica di Maggie Smith ha raggiunto il culmine con il ruolo in “The Prime of Miss Jean Brodie” (1969), per il quale ha vinto il suo primo Premio Oscar come migliore attrice protagonista. Questo film, che racconta la storia di un’insegnante scozzese dalle idee anticonformiste, è considerato uno dei suoi ruoli più iconici. Smith ha dimostrato la sua capacità di incarnare personaggi complessi e sfaccettati, un tratto distintivo della sua carriera.
Ma la sua vittoria agli Oscar non è stata un caso isolato. Nel 1978, ha ricevuto il suo secondo Oscar, questa volta come migliore attrice non protagonista per il film “California Suite“, una commedia diretta da Herbert Ross. Questi due prestigiosi riconoscimenti hanno consolidato la sua posizione nell’industria cinematografica, facendola diventare una delle poche attrici a vincere più di un Oscar in diverse categorie.
Nel corso della sua carriera, Maggie Smith ha ottenuto numerosi altri premi e riconoscimenti, tra cui BAFTA, Golden Globe e Emmy Awards, testimoniando la sua straordinaria poliedricità e il rispetto di cui gode sia nel cinema che nel teatro.
Maggie Smith, l’era di “Harry Potter” e “Downton Abbey”
Per noi che forse siamo il suo pubblico più giovane, Maggie Smith è stata l’indimenticabile Professoressa Minerva McGranitt in Harry Potter, ruolo che ha ricoperto in tutti e otto i film della serie, regalando a noi fan un ritratto indimenticabile di una severa ma giusta insegnante di magia. Nonostante il peso della produzione e l’impegno richiesto, l’attrice ha sempre mantenuto una profonda dedizione al suo ruolo, contribuendo al successo globale della serie.
Ma è stata anche la stratosferica Contessa Violet Crawley nella serie di successo “Downton Abbey”. Tra il 2010 e il 2015, Maggie Smith ha recitato in questa produzione, che ha riscosso un enorme successo a livello internazionale. Il suo personaggio, una nobildonna dal tagliente senso dell’umorismo e dalla forte personalità, è diventato rapidamente uno dei preferiti del pubblico. Questo ruolo le ha fatto guadagnare numerosi premi, inclusi Emmy Awards, confermando ancora una volta la sua capacità di eccellere anche sul piccolo schermo.
Apprendere che il mondo non potrà più godere dell’ iconicità di questa donna, ha dipinto questo venerdì di grigio. E sì, è vero, ci ha lasciato un’ eredità non indifferente ma di artisti come lei, in grado di trasformare la finzione in una realtà più reale della realtà stessa, non ce ne sono più al mondo, purtroppo. E faceva divertire, faceva tanto divertire con i suoi personaggi seri che si prendevano gioco della serietà con battute così spontaneamente esilaranti che facevi fatica a non scoppiare a ridere. In Downton Abbey è stata la regina delle battute sarcastiche.
“I have never insulted anyone. I simply describe them, accurately” (Non ho mai insultato nessuno. Semplicemente li descrivo con accuratezza) ed ancora “I’m a woman Mary. I can be as contrary as I choose”( Sono una donna Mary. Posso avere tutte le contraddizioni che voglio”.
Maggie Smith è riuscita ad entrare nella quotidianità di tutti con una facilità così incredibile che sarà difficile, molto difficile, dimenticarla. Stiamo perdendo tutti gli attori degni di questo termine ed il ricambio generazionale è molto ma davvero molto lontano dall’essere alla pari e lei forse lo sapeva, per questo ci ha voluto lasciare così tanti bellissimi ricordi su pellicola. D’altronde, come la contessa Violet diceva, “I’m never wrong!” (Non ho mai torto!) e come darle torto?
Grazie Professoressa McGranitt. Grazie Contessa Violet Crawley e adesso indossa l’aureola come se dovessi indossare una tiara!