Licenziamento su WhatsApp, se ti capita puoi opporti: in questo caso il messaggio non ha alcun valore | Fatti rispettare

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Giovani e lavoro (Pixabay foto) - www.managementcue.it

Licenziamento da WhatsApp è possibile? La normativa indica come impossibile procedere con il licenziamento se il messaggio arriva in un modo.

Email, messaggi di testo e persino piattaforme di messaggistica istantanea come WhatsApp sono diventate strumenti comuni per lo scambio di informazioni, semplificando molte procedure. Tuttavia, quando si parla di decisioni rilevanti come il licenziamento, la forma e il mezzo utilizzato possono sollevare numerose questioni legali e pratiche.

Oggi, ad esempio, gli avvisi di riunioni, le modifiche di orario o le disposizioni sui turni di lavoro vengono spesso comunicati tramite strumenti digitali, che consentono di raggiungere rapidamente e direttamente i dipendenti. Ciò ha portato molti a chiedersi se tali canali possano essere utilizzati anche per questioni più delicate.

La legge prevede che il licenziamento avvenga per iscritto, ma non specifica chiaramente quali siano i mezzi accettabili per trasmettere questa informazione. Questo vuoto normativo ha portato a interpretazioni diverse e a numerose controversie giuridiche.

Una delle questioni più discusse riguarda la validità legale delle comunicazioni telematiche per atti unilaterali, come il licenziamento. Il dibattito si concentra su come garantire che il destinatario abbia ricevuto e compreso la comunicazione, soprattutto quando si tratta di canali digitali.

La comunicazione formale nel rapporto di lavoro

Nel rapporto tra datore di lavoro e dipendente, è fondamentale che le comunicazioni ufficiali seguano precise regole formali. Queste regole sono dettate dalla necessità di garantire trasparenza e chiarezza per decisioni che possono influire significativamente sulla vita del lavoratore. La forma scritta è da sempre lo standard richiesto per atti come il licenziamento, ma la digitalizzazione ha aperto nuove possibilità su come questa forma scritta possa essere presentata.

Il mezzo attraverso il quale viene comunicato un licenziamento non è rilevante quanto l’effettiva ricezione del messaggio da parte del lavoratore. Ciò significa che, teoricamente, strumenti digitali come WhatsApp o email potrebbero essere utilizzati, purché si riesca a dimostrare che il dipendente ha ricevuto e compreso la comunicazione.

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Le implicazioni legali di un licenziamento via WhatsApp

Nel caso di un licenziamento comunicato con un messaggio Whatsapp, l’elemento cruciale è la prova della ricezione del messaggio da parte del lavoratore. La legge, infatti, richiede che il licenziamento sia un atto recettizio, ovvero che produca effetti solo nel momento in cui il dipendente ne viene a conoscenza. Tuttavia, la giurisprudenza ha chiarito che elementi come la doppia spunta blu di WhatsApp non costituiscono una prova sufficiente della ricezione, lasciando al datore di lavoro l’onere di dimostrare che il messaggio è stato effettivamente ricevuto e letto.

Il lavoratore può comunque far valere le sue ragioni in tribunale se il licenziamento è avvenuto senza giusta causa o improvvisamente. In quel caso la spunta blu non sarà sufficiente a evitare l’iter legale al datore di lavoro.