Eh si, avete letto bene. Il mondo dell’editoria ha deciso di seguire l’andamento di tutte le altre aziende . Perchè? Beh, in primis per ridurre i costi ma anche per tagliare le emissioni di anidride carbonica legate alla produzione e alla distribuzione. In un settore che ha venduto 767 milioni di libri tascabili solo negli Stati Uniti nel 2023, questo tipo di riduzione potrebbe avere un impatto significativo sull’ambiente. L’esperto di sostenibilità Mike Berners-Lee stima che un singolo libro tascabile sia responsabile di circa 1 kg di CO2, il che, moltiplicato per il numero di libri venduti, equivale al consumo di elettricità di oltre 150.000 abitazioni in un anno.
La perdita di foreste, la produzione della carta e il trasporto dei libri sono tra i principali fattori che contribuiscono alle emissioni di carbonio nell’industria editoriale. Per ridurre questi impatti, alcuni editori stanno adottando soluzioni innovative, come l’utilizzo di carta più sottile e leggera. Questo non solo permette di risparmiare sulle materie prime, ma riduce anche il peso dei carichi durante il trasporto, con un conseguente abbassamento delle emissioni. Tuttavia, l’adozione di carta più sottile presenta alcuni limiti, poiché una riduzione eccessiva del peso potrebbe compromettere la durabilità del libro, specialmente per edizioni artistiche o di lusso che richiedono una carta di alta qualità.
Oltre all’uso di carta più sottile, gli editori stanno sperimentando anche soluzioni nel design tipografico per ottimizzare il numero di pagine e ridurre l’uso della carta senza sacrificare la leggibilità. HarperCollins, ad esempio, ha utilizzato caratteri più compatti che richiedono meno inchiostro e carta, consentendo un risparmio significativo. Un progetto che si sta facendo strada in questo campo è Sustainable Typesetting, sviluppato dalla società di progettazione e impaginazione 2K/DENMARK. Questo progetto mira a ottimizzare l’impaginazione di testi lunghi, con riduzioni del numero di pagine fino al 50% in alcuni casi, sebbene per i romanzi si adottino soluzioni meno drastiche.
L’adozione di caratteri più efficienti come il Sustainable Serif può comportare notevoli riduzioni nel numero di pagine, che si traducono in risparmi economici e ambientali. Ad esempio, per ottenere la stessa leggibilità del Sustainable Serif a 12 punti, il Garamond deve essere ingrandito fino a 15,2 punti, il che aumenta il numero di pagine necessarie per contenere lo stesso contenuto. Caratteri come Garamond hanno linee più sottili, che possono rendere la stampa meno nitida su carta sottile, mentre il Sustainable Serif è stato progettato con tratti più spessi per evitare questo problema.
Riducendo il numero di pagine di un libro del 20%, si può arrivare a una riduzione del 20% delle emissioni di carbonio, un risultato significativo per l’ambiente. Tuttavia, il risparmio dipende da vari fattori, come il tipo di carta utilizzata, il numero di copie stampate, la fonte di energia impiegata per la stampa e le distanze di trasporto. In ogni caso, una riduzione delle dimensioni fisiche dei libri potrebbe portare a un risparmio anche sui costi di produzione, un vantaggio importante in un settore che sta affrontando aumenti significativi nei prezzi delle materie prime.
Il presidente ed editore di Island Press, David Miller, ha adottato la tipografia sostenibile per due dei suoi libri, riscontrando un miglioramento non solo nei costi, ma anche nella leggibilità. Miller afferma che questa tecnologia è ancora alle prime fasi, ma che ha il potenziale per trasformare l’industria editoriale. Con una riduzione del 19% nel numero di pagine, Island Press è riuscita a ottenere almeno un 10% di risparmio sui costi, dimostrando che la sostenibilità non deve essere vista come un compromesso, ma come un miglioramento del prodotto finale.Le pressioni economiche e ambientali stanno spingendo sempre più editori a cercare soluzioni innovative ed in un momento in cui la riduzione delle emissioni di carbonio è cruciale, l’adozione di misure sostenibili nella produzione editoriale è un passo nella giusta direzione. I libri, simboli di cultura e conoscenza, possono ora diventare anche simboli di sostenibilità, dimostrando che ogni piccolo cambiamento può avere un impatto significativo sul nostro pianeta.
E comunque, qualsiasi carattere o qualsiasi tipologia di foglio si decida di utilizzare, ciò che è importante è continuare a leggere. Perchè il libro altro non è che una sorta di giratempo (Harry Potter docet!) grazie al quale il lettore può fare esperienze che forse non avrebbe mai potuto fare nella vita. Esperienze come ballare con il Signor Darcy o fare due chiacchiere con Madame Bovary o addirittura visitare il Vaticano con Robert Langdon mentre qualche minuto prima era sulla farmacia gallenggiante del Signor Perdu. La lettura è concime per la fantasia e la fantasia, in un mondo in cui sembra tutto così omologato e scontato, è a sua volta concime per una libertà intellettuale che ultimamente sembra scarseggiare.
E come diceva Pier Paolo Pasolini:
Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura.