Fisco, il tuo conto corrente non è più al sicuro: l’AI ti prende di mira in un secondo | Lo strumento non lascia scampo
Il Fisco italiano inizierà a usare l’intelligenza artificiale per scovare gli evasori fiscali: sarà una svolta.
Nel corso degli anni, il sistema fiscale italiano ha visto una continua evoluzione, sia a livello normativo che tecnologico. Le attività del Fisco non si limitano solo alla raccolta delle imposte, ma comprendono anche operazioni di controllo e monitoraggio sui contribuenti per garantire la correttezza degli adempimenti fiscali. In questo contesto, la digitalizzazione ha rivestito un ruolo sempre più importante, rendendo i processi più efficienti e meno soggetti a errori.
L’Agenzia delle Entrate, principale ente responsabile per la gestione del sistema fiscale in Italia, ha infatti sviluppato diversi strumenti per migliorare la propria capacità di analisi e monitoraggio. L’obiettivo è duplice: da una parte, semplificare gli adempimenti per i cittadini, dall’altra, combattere l’evasione fiscale, che rappresenta un problema persistente per l’economia del Paese. I controlli sui contribuenti, così come la raccolta e l’elaborazione dei dati, sono diventati sempre più sofisticati grazie all’uso di tecnologie avanzate.
Uno degli aspetti cruciali riguarda la gestione dei dati. Le informazioni raccolte dai contribuenti vengono archiviate e analizzate seguendo rigide norme di sicurezza. La privacy è un tema centrale nel contesto fiscale italiano, soprattutto con l’incremento dell’uso di strumenti digitali e dell’accesso a grandi moli di dati, spesso in tempo reale. A questo proposito, il Fisco ha dovuto adeguarsi a normative sia nazionali che europee, garantendo il rispetto dei diritti degli individui e la riservatezza delle loro informazioni.
All’interno di questo sistema, il contribuente gioca un ruolo fondamentale. Per il fisco italiano è essenziale che i cittadini mantengano un rapporto di fiducia con le istituzioni, e questa fiducia passa anche attraverso la trasparenza nelle operazioni di controllo. I controlli, infatti, devono essere percepiti come giusti e non invasivi, basati su un’analisi accurata dei dati e in linea con i principi di correttezza ed equità.
Cosa troverai in questo articolo:
L’uso dell’intelligenza artificiale nei controlli fiscali
Con l’avvento delle tecnologie digitali, il Fisco italiano ha cominciato a sfruttare strumenti come l’intelligenza artificiale (IA) per migliorare le proprie operazioni di analisi del rischio. L’IA consente di elaborare grandi quantità di dati (i cosiddetti big data) in tempi ridotti, permettendo all’Agenzia delle Entrate di identificare potenziali casi di evasione con maggiore precisione. Questo tipo di analisi, però, non è mai completamente automatizzata: come sottolineato dal direttore Ernesto Maria Ruffini, il controllo umano è sempre presente sia nelle fasi iniziali che in quelle finali del processo.
I dati raccolti non portano automaticamente a sanzioni o controlli, ma vengono prima sottoposti a ulteriori verifiche da parte del personale dell’Agenzia. Questa combinazione tra tecnologia e intervento umano è considerata essenziale per garantire un’analisi equa e trasparente, riducendo al minimo il rischio di errori o decisioni ingiustificate.
Il rispetto della privacy e le misure di sicurezza
Un altro aspetto chiave è il rispetto della privacy dei contribuenti. Tutti i processi di raccolta e gestione dei dati fiscali devono rispettare il GDPR e altre normative sulla protezione dei dati. L’Agenzia delle Entrate utilizza sistemi di sicurezza avanzati per proteggere le informazioni sensibili, adottando misure come la pseudonimizzazione e la segregazione dei dati.
Questi strumenti garantiscono che solo il personale autorizzato possa accedere ai dati necessari per svolgere i controlli, riducendo al minimo i rischi di violazioni o accessi non autorizzati.