Il Regno Unito si sta preparando a introdurre un nuovo sistema di autorizzazione elettronica per chi desidera entrare nel Paese. Questo cambiamento rappresenta una svolta significativa nelle politiche di immigrazione del Regno Unito, un passo che riflette la sua posizione post-Brexit e l’intenzione di avere un maggiore controllo sui confini. Chi viaggia per turismo o affari dovrà presto familiarizzare con il concetto di ETA (Electronic Travel Authorisation), un’autorizzazione che sarà richiesta prima della partenza per molti visitatori.
Il concetto di un’autorizzazione elettronica per viaggiare non è una novità a livello globale. Altri Paesi hanno adottato sistemi simili per monitorare chi entra e chi esce dai propri confini, come ad esempio gli Stati Uniti con l’ESTA (Electronic System for Travel Authorization). Tuttavia, l’introduzione dell’ETA britannico segna una novità per il Regno Unito, che fino ad oggi ha utilizzato processi meno tecnologici per i visitatori non soggetti a visto.
Il sistema ETA sarà un’autorizzazione obbligatoria per i cittadini di numerosi Paesi che fino a oggi potevano entrare nel Regno Unito senza richiedere un visto. Questa autorizzazione, ottenibile online, verrà richiesta per chiunque viaggi verso il Regno Unito per turismo, affari, cure mediche o per brevi soggiorni. L’obiettivo del governo britannico è migliorare la sicurezza e avere un controllo più accurato su chi entra nel Paese, permettendo di verificare i visitatori prima del loro arrivo fisico ai confini.
Per ottenere l’ETA, il viaggiatore dovrà compilare un modulo elettronico online. Saranno necessari alcuni dettagli personali, come il numero di passaporto, il motivo del viaggio e la durata della permanenza. Inoltre, si dovrà fornire una serie di informazioni di sicurezza, che includeranno eventuali precedenti penali o violazioni dell’immigrazione. L’autorizzazione, una volta concessa, sarà valida per un periodo specifico, ma i dettagli esatti sulla durata non sono ancora stati del tutto definiti dalle autorità britanniche.
Il governo britannico ha già annunciato che l’ETA sarà introdotto gradualmente a partire dalla fine del 2024. I primi Paesi i cui cittadini dovranno richiedere l’ETA saranno quelli del Consiglio di cooperazione del Golfo, seguiti poi da altri Paesi. Entro il 2025, il sistema dovrebbe essere completamente operativo e applicato alla maggior parte dei visitatori non europei che viaggiano senza visto. Questo cambiamento è visto come un passo verso una maggiore sicurezza e un controllo più rigoroso delle frontiere post-Brexit.
Il processo di autorizzazione elettronica non è dissimile da quello che è già in atto in Paesi come gli Stati Uniti, dove l’ESTA è diventato un requisito obbligatorio per i viaggiatori dal 2009. Tuttavia, ci sono alcune differenze chiave tra i due sistemi, che riguardano non solo la struttura ma anche i Paesi che dovranno richiederli e le modalità di rilascio.
Il sistema ESTA degli Stati Uniti è stato implementato come parte del programma Visa Waiver Program (VWP). Esso permette ai cittadini di Paesi partecipanti di entrare negli Stati Uniti per motivi di affari o turismo senza la necessità di un visto, ma con l’obbligo di ottenere un’autorizzazione elettronica. L’ESTA è una procedura semplificata, ma comunque soggetta a un rigoroso controllo, che include la verifica delle informazioni personali e di sicurezza dei viaggiatori.
Sebbene l’ETA britannica segua un concetto simile, ci sono alcune differenze da considerare. Prima di tutto, l’ESTA è riservata solo ai Paesi che fanno parte del Visa Waiver Program, mentre l’ETA potrebbe essere più ampio nel suo campo di applicazione, includendo più Paesi in futuro. Inoltre, il processo di rilascio e le tempistiche potrebbero variare tra i due sistemi: mentre l’ESTA viene rilasciata solitamente entro 72 ore, non è ancora chiaro quanto tempo impiegherà l’ETA a essere approvato.
Un’altra differenza rilevante riguarda la durata dell’autorizzazione. L’ESTA è valida per due anni, consentendo ai viaggiatori di entrare più volte negli Stati Uniti senza dover richiedere un nuovo permesso per ogni viaggio, a patto che il passaporto resti valido. L’ETA britannica, invece, potrebbe avere una durata inferiore o simile, ma i dettagli esatti devono ancora essere confermati dal governo del Regno Unito.
Il processo di richiesta dell’ ETA sarà completamente online, il che significa che i viaggiatori potranno richiedere l’autorizzazione comodamente da casa, senza bisogno di recarsi in ambasciata o in consolato. Una volta compilato il modulo, la richiesta verrà analizzata dalle autorità britanniche, che controlleranno i dati inseriti e determineranno se il richiedente soddisfa i criteri di sicurezza. In caso di approvazione, l’ETA verrà inviata elettronicamente e sarà legata al passaporto del viaggiatore.
Il costo per ottenere l’ETA sarà probabilmente paragonabile a quello dell’ESTA, che attualmente è di circa 21 dollari. Tuttavia, anche in questo caso, il governo britannico non ha ancora reso pubblici tutti i dettagli economici relativi alla nuova procedura.