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Elezioni politiche: la Francia ed il Regno Unito svoltano a sinistra

La Francia ed il Regno Unito virano a sinistra. Negli ultimi giorni infatti, sono due le consultazioni elettorali che hanno chiamato la popolazione a dare una preferenza. La prima nel Regno Unito, dove ha prevalso il partito laburista e la seconda in Francia dove, contro tutti i pronostici, ha prevalso il partito di (centro) sinistra. Ma mentre in Inghilterra la vittoria di Starmer era quotatissima (quasi quanto l’eliminazione dell’Italia agli Europei 2024), nel caso della Francia i pronostici sono stati praticamente disattesi in toto perché ci si aspettava l’ascesa del partito di estrema destra dell’avvocato Marine Le Pen ed invece a festeggiare è stata la coalizione del Nouveau Front Populaire, formato da 4 partiti di sinistra. Ma entriamo di più nel dettaglio di queste elezioni. 

Elezioni politiche: i risultati della Francia

Domenica 7 Luglio, i francesi sono stati chiamati alle elezioni politiche per votare il nuovo capo de La France. Nonostante aleggiasse nell’aria ormai da mesi la vittoria schiacciante dell’estrema destra guidata da Marine Le Pen, è capitato tutto tranne quello che sembrava un disegno divino. E se in Italia si dice “Vox Populi, Vox Dei”, in Francia non si può dire lo stesso. 

Con queste elezioni la composizione del governo francese sarà altamente frammentata tant’è che si potrebbe pensare anche ad una stasi istituzionale. Il punto fondamentale è un altro. L’obiettivo era quello di impedire che il Rassemblement national vincesse, e per ora così è stato. Il 66,63%, è questa l’affluenza al primo turno, la più alta dal 1997, ha detto no al programma messo su dalla destra che avrebbe tolto alcuni diritti ai cittadini con la doppia nazionalità. Basti pensare che la maggior parte dei francesi ha almeno un avo non francese!

La Francia adesso

Ma adesso la Francia sembrerebbe divisa in 3 blocchi quasi come l’Italia del 2013. Nonostate ciò, i numeri cantano e sono chiari.Un partito per avere la maggioranza assoluta deve avere almeno 289 seggi ed in questo caso nessuno è arrivato neanche a sfiorare questo numero. Motivo per il quale la palla passa al Parlamento!

C’è da dire però che nella legislazione francese si può governare anche senza la maggioranza (Macron docet!). Il problema sarà decidere a chi dare l’incarico di Presidente! Un periodo di stasi politica è d’obbligo in Francia ma per fortuna che ci sono le Olimpiadi che al suon di “Viva la France” metteranno per un po’ a tacere le preoccupazioni politiche. Anche se a pensarci bene.. non siamo mica in Italia?

Elezioni poltiche: i risultati del Regno Unito

Altro giro, altra corsa … ed altre aspettative! Se in Francia la vittoria della sinistra è stata inaspettatamente inaspettata, nel Regno Unito è stata invece una vittoria quasi scontata, un po’ noiosa e a tratti banale. Un po’ come quando ti aspetti che succeda una cosa e quella cosa succede davvero… sbalorditivo no? Si tratta delle prime elezioni post Brexit e, per questa ragione, non potevano non essere da ricordare al suon di “We did it!”. 

Il partito laburista ha vinto e stavolta abbiamo anche il nome di chi andrà a sedersi al posto del dimissionario ed ormai ex primo ministro Rishi Sunak. Stiamo parlando di Keir Starmer, ex avvocato e membro del Consiglio privato della Regina. Qui il centrosinistra ha avuto una vittoria schiacciante conquistando 410 seggi su 650 nella Camera dei Comuni. 

Ma cosa succederà adesso? E soprattutto, la Brexit che fine farà?

Nonostante il neo ministro abbia sostenuto la permanenza nell’UE, questo non lo ha spinto ad inserire nel suo piano elettorale il ritorno nell’Unione Europea per ora. Ha però dichiarato di essere intenzionato a migliorare i rapporti con l’Europa. 

E su questo staremo a vedere. 

La vittoria della sinistra, inaspettata da una parte e quasi fin troppo scontata dall’altra, dovrebbe far riflettere. E in due Paesi tendenzialmente di destra, che dir si voglia, la vittoria della sinistra alle elezioni politiche è sinonimo di cambiamento. Cambiamento che non per forza deve avere una connotazione positiva ma si tratta pur sempre di cambiamento che in un retaggio politico, sociale e culturale impregnato di vecchie leggi e vecchie strategie politiche, è un passo in avanti enorme … quasi quanto quelli dei Watussi!

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Published by
Maria Francesca Malinconico