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La Rai viola il regolamente e rivela il televoto dell’Eurovision: l’emittente si scusa con l’EBU

Durante la diretta del 10 maggio su Rai2 e RaiPlay, un evento inaspettato ha sconvolto i fan dell’Eurovision Song Contest 2024. Gabriele Corsi e Mara Maionchi, commentatori dell’evento, si sono trovati davanti a un’imprevista rivelazione: i risultati del televoto italiano sono stati mostrati in sovraimpressione dalla Rai, violando chiaramente le regole dell’Eurovision che vietano la divulgazione dei risultati prima della finale.

Rai svela il televoto dell’Eurovision: dettagli del disguido tecnico

L’errore si è verificato durante la discussione dei risultati delle votazioni globali, quando è apparsa una grafica indicante che Israele aveva ottenuto il 39.31% dei voti italiani, seguito dai Paesi Bassi con il 7.32%. Questa anticipazione è contraria al regolamento del contest, che prescrive che i dati di televoto e delle giurie siano resi noti solo dopo l’evento conclusivo del sabato sera.

La reazione della Rai e la richiesta di scuse

La Rai ha immediatamente riconosciuto l’errore, attribuendolo a un “inconveniente tecnico” e ha espresso le proprie scuse durante la conferenza stampa di presentazione, assicurando che l’errore non influenzerà la regolarità del risultato finale. L’azienda ha inoltre confermato il proprio impegno a rispettare tutte le norme stabilite per il resto della competizione.

Questa divulgazione anticipata dei risultati del televoto italiano per l’Eurovision Song Contest 2024, causata da un “inconveniente tecnico”, ha posto la Rai sotto i riflettori non solo dei media ma anche della European Broadcasting Union (EBU). L’incidente, che ha visto la rivelazione delle percentuali dei voti per Eden Golan di Israele e Joost Klein dei Paesi Bassi, ha violato il regolamento del 68° Eurovision, che prescrive la riservatezza dei risultati fino alla conclusione dell’evento. La Rai ha reagito, scusandosi con l’EBU e ribadendo il proprio impegno a garantire il rispetto delle regole stabilite.

Questo incidente segue un altro errore di comunicazione avvenuto la vigilia, con la diffusione non autorizzata di un video di prove. Questi eventi sollevano interrogativi sull’efficacia delle procedure interne di controllo e sulla gestione delle informazioni sensibili. Tali incidenti potrebbero portare a una riflessione più ampia su come migliorare i protocolli per future edizioni dell’Eurovision Song Contest.

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Redazione