Curiosità

Quanti Eurovision ha vinto l’Italia?

L’Italia ha un legame storico e vincente con l’Eurovision Song Contest, avendo partecipato per la prima volta nel 1956. Le vittorie italiane sono segnate da momenti iconici che hanno lasciato un’impronta nel contesto musicale internazionale. L’Italia ha conquistato il primo posto in tre occasioni e ciò ha consolidato la sua reputazione sul palco europeo.

La storia dell’Eurovision Song Contest

L’Eurovision Song Contest è un evento annuale di canto competitivo, iniziato nel 1956 come iniziativa ideata dall’Unione Europea di Radiodiffusione per unire i paesi europei nel dopoguerra attraverso la musica. Da allora, è cresciuto fino a diventare uno dei concorsi musicali più lunghi e popolari al mondo, attirando partecipanti non solo dall’Europa, ma anche da paesi non europei che fanno parte dell’UER, come Israele e Australia.

L’Eurovision è noto per la sua diversità di generi musicali e spettacoli teatrali, spesso caratterizzati da elaborate messinscene e costumi vivaci. Il concorso ha avuto un impatto significativo nella promozione di nuovi artisti e nella diffusione di musica popolare oltre i confini nazionali, contribuendo a lanciare carriere di stelle internazionali come ABBA e Céline Dion. Nel corso degli anni, l’Eurovision ha anche riflettuto e adattato i cambiamenti culturali e politici, mantenendosi un importante appuntamento annuale che celebra la diversità e la creatività attraverso la musica.

Un trionfo iniziale: Gigliola Cinquetti

Gigliola Cinquetti (1966). Di Ron Kroon per Anefo – Nationaal Archief, CC BY-SA 3.0 nl (Ritagliata)

Nel 1964, l’Italia ha ottenuto la sua prima vittoria all’Eurovision Song Contest grazie a Gigliola Cinquetti con il brano “Non ho l’età”. La canzone, eseguita durante l’evento tenutosi a Copenaghen, ha conquistato i giurati e il pubblico, risultando vincitrice con un notevole margine di punti. “Non ho l’età” è stata scritta da Nicola Salerno (con lo pseudonimo di Nisa) e composta da Mario Panzeri, e si distingue per il suo stile melodico e il testo che riflette la giovinezza e l’innocenza.

La performance di Cinquetti è stata caratterizzata dalla sua voce limpida e dall’emozione trasmessa, elementi che hanno contribuito significativamente al successo del brano. La vittoria di “Non ho l’età” non solo ha consolidato la posizione dell’Italia nel panorama musicale europeo, ma ha anche dimostrato la capacità del paese di produrre musica popolare che riscuote consenso internazionale. Questo trionfo ha aperto la strada a numerose altre partecipazioni italiane di successo all’Eurovision, posizionando l’Italia come uno dei paesi di spicco nella storia del contest.

La rivincita degli anni ottanta: Toto Cutugno

Di Людина року – Opera propria, CC BY-SA 4.0

Nel 1990, l’Italia ha ottenuto una memorabile vittoria all’Eurovision Song Contest con Toto Cutugno e il suo brano “Insieme: 1992”. Questa competizione si è svolta a Zagabria, e la canzone di Cutugno ha trionfato con un totale di 149 punti. “Insieme: 1992” è un inno che celebra l’ideale di un’Europa unita, in vista del Trattato di Maastricht che sarebbe stato firmato due anni dopo, il quale ha segnato un passo significativo verso l’integrazione europea.

Il testo del brano e la sua melodia hanno reso “Insieme: 1992” un simbolo di speranza e unità, elementi che sono stati apprezzati tanto dalla giuria quanto dal pubblico di tutta Europa. La vittoria di Toto Cutugno ha segnato un importante ritorno dell’Italia al successo nell’Eurovision, dopo anni di risultati meno brillanti, e ha rafforzato il messaggio di fratellanza e cooperazione che il contest cerca spesso di promuovere.

Il ritorno moderno: Måneskin

Nel 2021, il gruppo rock italiano Måneskin ha ottenuto un significativo successo all’Eurovision Song Contest con il brano “Zitti e buoni”. Questo evento si è tenuto a Rotterdam, nei Paesi Bassi, e ha visto la partecipazione di numerosi paesi europei. La canzone dei Måneskin, che mescola elementi di rock moderno con un testo incisivo in italiano, ha catturato l’attenzione sia della giuria che del pubblico, culminando in una vittoria con 524 punti.

La performance del gruppo, energica e carismatica, ha contribuito a rivitalizzare l’interesse internazionale per la musica rock italiana, mostrando la capacità dell’Italia di innovare e competere su un palco globale. La vittoria dei Måneskin non solo ha segnato un significativo ritorno dell’Italia al successo dopo una lunga serie di posizioni medie e basse nelle classifiche dell’Eurovision, ma ha anche evidenziato la diversità musicale del paese, che è in grado di eccellere sia nelle melodie classiche che nei generi più moderni e alternativi.

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Redazione