Oggi è il 25 Aprile: storia della Festa della Liberazione Italiana
Il 25 aprile 1945 segna una delle date più significative nella storia contemporanea dell’Italia, rappresentando il culmine della Resistenza italiana contro il nazifascismo e la conclusione della Seconda Guerra Mondiale sul territorio nazionale: la Festa della Liberazione. Questo giorno ha visto l’insurrezione generale partigiana che ha portato alla liberazione del nord Italia dalle forze di occupazione naziste e dal regime fascista di Mussolini, il quale era stato precedentemente deposto nel 1943 ma aveva continuato a mantenere un governo fantoccio, la Repubblica Sociale Italiana, sotto il supporto tedesco.
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La celebrazione del Tricolore e l’affermazione dei valori democratici
La scelta del Tricolore come simbolo per il manifesto celebrativo di quest’anno, insieme alla frase “La libertà è come l’aria” pronunciata da Piero Calamandrei nel 1955, evoca l’importanza dei valori fondamentali su cui si regge la Repubblica Italiana. Calamandrei, uno dei padri costituenti, nel suo discorso evidenziò l’importanza della libertà e della pace come pilastri non scontati ma essenziali della democrazia italiana. La celebrazione del 25 aprile non è soltanto un momento di ricordo delle lotte passate ma anche di riflessione sull’importanza della vigilanza continua nei confronti dei valori democratici e della libertà.
Eventi e commemorazioni ufficiali durante la Festa della Liberazione
Le celebrazioni ufficiali per il 79° Anniversario della Liberazione vedranno, come ogni anno, la partecipazione di figure chiave dello Stato italiano, come il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Ministro della Difesa. La giornata inizia con la deposizione di una corona d’alloro all’Altare della Patria, un gesto simbolico di omaggio ai Caduti. Successivamente, il Presidente della Reppublica prende parte a cerimonie importanti in siti di resistenza durante la guerra.
La difesa della libertà e il ricordo del sacrificio di coloro che hanno lottato per essa sono sottolineati ulteriormente dall’incontro annuale del Presidente con esponenti delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane e Associazioni d’Arma al Quirinale. Questi incontri non solo servono a ricordare gli eventi storici, ma anche a rafforzare il legame tra le generazioni e la trasmissione dei valori della Resistenza.
Il perpetuo richiamo alla vigilanza democratica
Il 25 aprile, quindi, non è solo una data di celebrazione storica, ma anche un momento di rinnovato impegno civile e democratico. La memoria di questo giorno serve a ricordare a tutti gli italiani l’importanza di non dare mai per scontati i valori di libertà e democrazia, valori per i quali molte persone hanno sacrificato la loro vita. La commemorazione annuale ci ricorda che la libertà, come l’aria, è vitale e necessita di una costante difesa contro ogni forma di tirannia e oppressione.
Attraverso la celebrazione del 25 aprile, l’Italia non solo onora il suo passato, ma si impegna anche a promuovere un futuro di pace, libertà e rispetto per i diritti umani, facendo tesoro delle lezioni apprese dalla sua storia.