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Project Management: generalità sulla gestione efficace dei progetti

Il Project Management è una disciplina cruciale per il successo di qualsiasi iniziativa, dall’implementazione di nuove tecnologie all’organizzazione di eventi complessi. Questa pratica articolata ha attraversato un’evoluzione significativa nel corso della storia, adattandosi ai cambiamenti nell’ambiente aziendale e alle crescenti sfide della gestione dei progetti. In questo articolo, esploreremo il concetto di project management, la sua importanza fondamentale, e come si è evoluto nel corso del tempo per diventare uno strumento indispensabile per le organizzazioni moderne.

Che cos’è un Progetto?

È un sistema complesso di attività che impegna risorse umane, finanziarie e tecniche, tra loro coordinate, per il raggiungimento di obiettivi specifici, con tempi e costi predefiniti, trasversali rispetto alle linee organizzative caratteristiche. Lavorare per progetti consiste nell’individuare l’obiettivo ed affidare il compito di raggiungerlo ad un team, nel rispetto di:

  • Tempi: pianificando e controllando il programma temporale delle attività;
  • Costi: pianificando e controllando le risorse impiegate ed i relativi costi, tutto ciò che viene acquisito in termini di risorse deve essere reso compatibile con il budget stabilito per il progetto, inoltre è necessario anche stabilire il fabbisogno finanziario, ad esempio serve subito tutto l’importo oppure può essere dilazionato?
  • Qualità: controllando la rispondenza delle varie fasi produttive a specifiche di riferimento, è  un risultato che si ottiene nella fase esecutiva, infatti nella fase progettuale quasi viene data per scontata.

Tutti e tre queste variabili sono collegate e non si può aumentare una senza modificarne una delle altre due, se non entrambe.

Project Management

Il Project Management, in breve, è l’arte di pianificare, organizzare, e gestire risorse al fine di raggiungere obiettivi specifici entro limiti temporali e budget definiti. Questa disciplina si concentra sulla strutturazione e l’esecuzione di progetti complessi, garantendo che tutte le fasi siano gestite in modo efficiente per ottenere risultati di successo. La sua applicazione può variare dal settore dell’IT alla costruzione, dalla ricerca e sviluppo alla realizzazione di eventi culturali. La gestione dei progetti è fondamentale per il successo organizzativo. Essa consente di massimizzare l’utilizzo delle risorse, ridurre i rischi, e migliorare la qualità del lavoro svolto. Attraverso la definizione chiara degli obiettivi, la pianificazione dettagliata e il monitoraggio costante, il Project Management fornisce una struttura che permette alle organizzazioni di adattarsi rapidamente ai cambiamenti e di affrontare sfide impreviste.

Cenni storici sul Project Management

La storia del Project Management affonda le sue radici nei grandi progetti dell’antichità, ove, anche senza una teorizzazione formale, venivano affrontate sfide organizzative, logistiche, temporali ed economiche. Nel 3.000 a.C., la costruzione delle Piramidi egiziane implicava la gestione di migliaia di lavoratori e schiavi, richiedendo pianificazioni attente e turnazioni delle risorse umane. La realizzazione della Muraglia cinese, estesa dal II secolo a.C. al XV secolo d.C., evidenziò la complessità logistica nel trasporto di risorse e la gestione di un progetto su vasta scala. I Romani, con la costruzione di città, acquedotti e strade, affrontarono sfide economiche e organizzative, istituendo metodi empirici come la pianificazione delle attività e il controllo continuo dello stato di avanzamento. Le prime teorizzazioni sul Project Management emersero nel XX secolo, con H.L. Gantt e il suo diagramma a barre delle attività negli anni ’30. Nel 1943, con il Progetto Manhattan per la bomba atomica, si ebbe la prima applicazione formale del Project Management, guidato da Oppenheimer. Gli anni ’50 videro lo sviluppo delle tecniche reticolari come il metodo CPM (Critical Path Method) e PERT (Project Evaluation and Review Technique). Gli anni successivi segnarono il PM moderno, con il suo primo grande sviluppo negli anni ’70 durante lo sviluppo dell’industria petrolifera e l’invenzione dei primi computer. Gli anni ’80 portarono al riconoscimento universale del PM come disciplina, con la nascita del Project Management Institute (PMI). Nei decenni successivi, il PM si integrò in settori sempre più vasti, dal Risk Management al processo di qualità aziendale, con un impulso significativo fornito da Internet alla disciplina del PM. Alla fine del secolo, il PM divenne strumento chiave per progetti come il risolvere il Millennium Bug e l’introduzione dell’Euro, trovando riconoscimento nella legge italiana con la L. 109/94 (Merloni ter).

I ruoli del Project Manager

Il Project Manager (PM) è il motore pulsante di un progetto, svolgendo ruoli diversificati e richiedendo un insieme completo di skills. In fase di pianificazione, il PM si impegna nella definizione di obiettivi, rispettando specifiche tecniche, budget e tempi, delineando una mappa chiara per il successo del progetto. Durante la fase di controllo, si trova di fronte a sfide complesse nel valutare lo stato di avanzamento fisico del progetto, specialmente quando le attività coinvolgono complessità intellettuali e prodotti intangibili. Qui, le abilità di valutazione accurata, stima a finire e capacità di ripianificare diventano vitali, specie in situazioni impreviste. I ruoli che il PM deve assumere sono molteplici: deve agire come integratore, coordinando risorse eterogenee per raggiungere l’obiettivo; essere un comunicatore efficace, fungendo da ponte tra il team e il mondo esterno, motivando e mediando dispute interne; esercitare il ruolo di Team Leader, guadagnandosi la fiducia del team e giustificando il proprio ruolo autorevole; prendere decisioni sagge e strategiche, utilizzando sia strumenti come i Decision Support System sia intuito ed esperienza; infine, costruire un ambiente di lavoro favorevole, unendo obiettivi, motivazioni e capacità del team in una direzione unificata.

Le skills del Project Manager

Per svolgere efficacemente tali ruoli, il PM deve possedere un set di skills fondamentali. La leadership è essenziale per mantenere una guida costante all’interno del gruppo, mentre le abilità di comunicazione sono cruciali per esprimersi chiaramente e mediare conflitti, mantenendo alta la motivazione del team. La negoziazione diventa una dote fondamentale durante confronti con il cliente, consentendo di ottenere compensi più vantaggiosi o estensioni di tempi. Il problem solving è un’abilità chiave per risolvere le sfide che inevitabilmente sorgono durante il progetto, mentre la capacità di influenzare l’organizzazione è necessaria per ottenere il sostegno e la cooperazione di tutte le parti interessate. In sintesi, il successo del progetto poggia sulle spalle del PM e sul suo abile equilibrio tra ruoli e skills multifaceted.

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Published by
Filippo Coiro