Taylor Swift: l’impatto del “The Eras Tour” sull’economia mondiale
Il tour mondiale della celebre cantante statunitense Taylor Swift ha già dimostrato di essere un fenomeno straordinario negli Stati Uniti, registrando incassi stellari e attirando migliaia di fan in ogni città in cui si è esibita. Questo successo travolgente non si limita solo al suolo americano: Taylor Swift si sta preparando a conquistare anche il pubblico di Europa, Asia e Australia. Nei paesi in cui sono state annunciate le date del tour, l’entusiasmo è palpabile e si riflette chiaramente nell’industria del turismo. Infatti, molte agenzie di viaggio e piattaforme di prenotazione online hanno già segnalato un notevole aumento delle prenotazioni di voli e hotel.
Cosa troverai in questo articolo:
Lo studio di Amadeus sul The Eras Tour di Taylor Swift
I ricercatori di Amadeus, azienda leader nella tecnologia dei viaggi, hanno esaminato i dati relativi alla ricerca di viaggio tra giungo e luglio 2023, dai quali è risultato che nei Paesi APAC si è verificato un picco a seguito degli annunci dei concerti di Taylor Swift e Coldplay. In Australia, dove sono previste date a Melbourne e a Sydney, dopo l’annuncio del concerto di Swift, si è registrato un aumento del 44% delle ricerche nel giro di tre settimane.
Considerando, invece, le sole ricerche compiute dalla vicina Nuova Zelanda verso le due città australiane, l’aumento riscontrato arriva al 240%. La maggior parte delle ricerche ha riguardato viaggi di breve durata, a conferma del fatto che è stata proprio la presenza dei concerti a generarne l’aumento. Aumenti più temperati, ma comunque significativi, sono stati registrati a Singapore, dove negli stessi giorni era stato annunciato anche il concerto dei Coldplay, che ha visto un aumento del 18% del volume di ricerca. In Giappone, invece, la sola Taylor Swift è riuscita ad innescare un aumento del 15% delle ricerche per viaggi nazionali e del 10% per viaggi internazionali.
Un tour da miliardi di dollari
È stato stimato che The Eras Tour di Taylor Swift supererà il miliardo di dollari di incasso entro marzo 2024, mentre Swift porterà il suo tour in Europa, Asia e Australia. Se questa proiezione si rivelerà corretta, la cantante raggiungerà la pietra miliare del più grande tour nella storia della musica, superando il tour pluriennale di addio di Elton John, che si è concluso all’inizio dell’estate e che detiene l’attuale record di 939 milioni di dollari.
Ma l’impatto economico (oltre a quello politico) di un tour di tale portata va ben oltre gli incassi relativi all’evento in sé, impattando enormemente anche sul turismo locale. In genere, negli Stati Uniti, 100 dollari spesi per le esibizioni dal vivo generano circa 300 dollari di spese accessorie per alberghi, cibo e trasporti. Ma per The Eras Tour, gli Swifties – come vengono chiamati i fan della cantante americana – sono arrivati a spendere tra i 1.300 e i 1.500 dollari in abiti e costumi, merchandising, ristoranti e viaggi, facendo crescere le economie locali di centinaia di milioni di dollari in un solo weekend.
Ma quali sono le ragioni che spingono i fans a spendere migliaia di dollari per assistere ad un concerto? In parte è la portata dell’evento stesso, in quanto Swift ha scelto di proporre un’ampissima selezione di brani provenienti dai suoi album per un totale di tre ore e mezza di durata dell’evento. Un altro motivo alla base del successo è il tempismo: dopo la pandemia, si è registrato un ritrovato desiderio di partecipare agli eventi sociali, a lungo vietati durante i lockdown. Dopo il trionfo americano, adesso leader mondiali come il presidente cileno, il sindaco di Budapest e il primo ministro canadese Justin Trudeau le chiedono di portare il tour nei loro Paesi.
Il tour The Eras di Taylor Swift sbarca in Europa
Anche in Europa l’annuncio delle tappe del The Eras Tour ha generato una corsa alla prenotazione di voli e hotel. A Dublino, in previsione delle date del 28 e 29 giungo 2024, gli alberghi sono quasi andati sold-out nei giorni successivi all’annuncio, e le camere rimaste disponibili hanno subito un notevole incremento dei prezzi. Il costo minimo per un soggiorno di una notte si aggira intorno ai 350 euro, mentre non è andata meglio a chi sperava di prenotare un alloggio intero, con il costo di un appartamento con due camere da letto che sfiora i 20.000 euro per il week-end dei concerti.
Alcuni fans hanno riportato su Twitter che le loro prenotazioni in hotel sono state improvvisamente disdette e, al nuovo tentativo di prenotazione, i prezzi erano ormai alle stelle. I titolari dell’albergo interessato si sono scusati, offrendo come spiegazione che si era verificato un problema con il sistema di prenotazione online a causa del numero eccessivo di utenti collegati.
Non è la prima volta che il tour di un artista di fama internazionale manda in crisi il sistema alberghiero locale. Il 29 maggio e il 4 giungo 2023, Londra ha ospitato due tappe del Renaissance Tour di Beyoncé e, come prevedibile, all’annuncio delle date i fans si sono fiondati sui siti online per prenotare gli hotel. Tuttavia, è accaduto che ad Enfield, sobborgo a nord di Londra, 30 famiglie senza fissa dimora siano state rimosse da un hotel in cui erano alloggiate dal momento che le loro camere erano state prenotate dai partecipanti al concerto. Pare che l’accaduto sia stato conseguenza di una svista da parte del consiglio comunale, che ha tardato ad estendere la prenotazione delle camere ed è stato battuto sul tempo dai fans della cantante americana.
Taylor Swift conquista i cinema mondiali
Tornando a Taylor Swift, recentemente inserita anche come materia di esame, l’impatto economico del suo tour mondiale non si misura solo sugli eventi dal vivo, ma anche al cinema. Infatti, il film-concerto di Swift, che riprende il suo tour da record negli stadi, uscirà nelle sale il 13 ottobre e sarà proiettato in 8.500 cinema in 100 Paesi e si prevedete destinato a diventare uno dei più grandi debutti dell’anno. Gli esperti del settore ritengono, infatti, che il film The Eras Tour potrebbe superare i 100 milioni di dollari solo in Nord America durante il weekend di apertura, il che rappresenterebbe un traguardo senza precedenti per un film-concerto. D’altra parte, The Eras Tour ha superato le aspettative di incasso sin dalla messa in vendita dei biglietti: con 26 milioni di dollari incassati in un solo giorno, ha stabilito un nuovo record di vendite nel Nord America.
Secondo un rapporto rilasciato dalla Bank of America, il boom dell’intrattenimento dell’estate 2023 non è un evento eccezionale, ma rappresenta una tendenza destinata a consolidarsi. Gli analisti hanno definito l’intrattenimento dal vivo la “stella più grande” dell’universo dei media e dell’intrattenimento e citano diversi fattori che potrebbero sostenere lo slancio per gli anni a venire e aumentare i profitti delle aziende legate a questi eventi. Tra questi, il dato secondo cui le spese dei consumatori si stanno spostando sempre più verso le esperienze: negli Stati Uniti è emerso che la gente è disposta a spendere di più per i concerti dal vivo e i festival musicali ed è meno propensa a tagliare le spese per queste esperienze rispetto ad altre spese.
Inoltre, l’offerta e la domanda di eventi live sono in crescita, dal momento che gli artisti continuano a migliorare l’utilizzo delle piattaforme social media e a promuoversi a livello globale, soprattutto nei mercati in via di sviluppo, per costruire una fanbase. Al contrario, secondo gli analisti di Bloomberg – multinazionale operativa nel settore dei mass media con sede a New York – questo boost dell’intrattenimento non durerà a lungo, ma rappresenta piuttosto un evento eccezionale e che deriva in buona parte da fattori temporanei.
Quali sono, dunque, le prospettive future dell’intrattenimento dal vivo? I due punti di vista potrebbero non essere così in contraddizione e potremmo assistere ad una tregua dei tour musicali con l’arrivo della stagione invernale, seguita da un nuovo boom nei mesi più caldi del prossimo anno. La Bank of America ha anche riconosciuto che parte dell’estate dell’entertainment è stata trainata dalla “domanda repressa di esperienze comuni e personali dopo la pandemia”. Non sappiamo, dunque, se questa tendenza resterà stabile o subirà cambiamenti.
A cura di Valeria Pinto