Sciopero degli sceneggiatori a Hollywood concluso dopo 146 giorni
Dopo 146 giorni si è concluso lo sciopero degli sceneggiatori a Hollywood. Dopo un lungo periodo di tensione e incertezza nell’industria dell’intrattenimento, finalmente si può tirare un sospiro di sollievo. La Writers Guild of America (WGA), il sindacato che rappresenta gli sceneggiatori negli Stati Uniti, ha annunciato di aver raggiunto un accordo provvisorio con l’Alleanza dei Produttori di Film e Televisione (AMPTP), composta dai principali Studios e dalle piattaforme di streaming.
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Le cause dello sciopero degli sceneggiatori
Dal 2 maggio scorso, gli sceneggiatori hanno avviato uno sciopero generale, manifestando le loro preoccupazioni principali nei confronti dei grandi produttori di Hollywood. Queste preoccupazioni vertevano principalmente sul rinnovo dei loro contratti, ormai scaduti, sulle richieste di garanzie relative alla salute e alle pensioni, sulle percentuali dei diritti d’autore derivanti dalle repliche in streaming, considerate ingiuste o addirittura assenti, e sulla minaccia rappresentata dall’impiego dell’intelligenza artificiale, che rischiava di sostituire il lavoro degli stessi autori. L’impatto più significativo di questo sciopero è stato il completo blocco delle produzioni cinematografiche e televisive, con i set rimasti inattivi per mancanza di sceneggiatori e autori.
L’accordo provvisorio della WGA
Durante il weekend, erano già emersi segnali positivi riguardo a un possibile accordo tra le parti. La conferma è arrivata domenica 24 settembre quando la WGA ha comunicato ai suoi membri di aver raggiunto un accordo con l’AMPTP. Il comitato di negoziazione della WGA ha dichiarato:
“Possiamo dire, con grande orgoglio, che questo accordo è eccezionale, con guadagni significativi e protezioni per gli sceneggiatori in ogni settore dell’associazione”.
Tuttavia, nonostante l’accordo sia stato raggiunto, la fine ufficiale dello sciopero non può ancora essere dichiarata. Prima che ciò accada, il comitato di negoziazione dovrà votare se raccomandare l’accordo ai consigli della WGA West e della WGA East. Se entrambi i consigli approveranno il patto, il contratto sarà sottoposto alla ratifica dei 11.000 membri della WGA. I dettagli specifici dell’accordo contrattuale e le conquiste ottenute saranno resi noti al pubblico solo quando il processo di ratifica sarà completato. Nonostante la fine ufficiale dello sciopero sia ancora in attesa, l’industria dell’intrattenimento sta già pianificando il ritorno alla produzione. I produttori stanno esplorando la disponibilità di palcoscenici e altre risorse per prepararsi al ritorno alla normale attività. Tuttavia, il settore non potrà riprendere a pieno regime fino a quando i membri della SAG-AFTRA (Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists) non voteranno per ratificare un nuovo accordo.
L’impatto dello sciopero degli sceneggiatori sull’industria
Il nuovo contratto aveva una sfida particolarmente complessa da affrontare, ovvero la questione relativa all’impiego dell’intelligenza artificiale. Le altre richieste avanzate dai professionisti della sceneggiatura erano l’incremento del salario minimo, una maggiore certezza nella fase di stesura delle trame, e una percentuale superiore dei diritti d’autore per le opere destinate allo streaming. Queste richieste sembravano incontrare un consenso positivo. Tuttavia, nel corso dei mesi, il conflitto è rimasto a un livello di tensione costante, e ogni tentativo di riprendere i negoziati è stato infruttuoso. Nel frattempo, nel panorama cinematografico internazionale, l’assenza di Hollywood è stata un peso enorme, come dimostrato durante il recente Festival del Cinema di Venezia. L’accordo raggiunto dalla WGA rappresenta un importante passo verso la ripresa delle attività nell’industria dell’intrattenimento.
Gli sceneggiatori impegnati nei programmi late-night talk show come “The Tonight Show Starring Jimmy Fallon” e “Jimmy Kimmel Live!” potranno tornare al lavoro in tempi brevi, con la speranza di riprendere i programmi già all’inizio di ottobre. Gli attori e le attrici dovranno ancora aspettare prima di porre fine al loro sciopero. I colloqui tra la SAG-AFTRA e le altre parti interessate, compresi gli Studios e le piattaforme di streaming, non sono ancora iniziati. Tuttavia, l’accordo raggiunto con gli sceneggiatori potrebbe accelerare le trattative per un accordo sui diritti degli attori. L’ampia durata dello sciopero degli sceneggiatori ha avuto un impatto significativo sull’economia di Hollywood. Migliaia di lavoratori del settore, tra cui registi, attori, tecnici e personale di supporto, hanno subito conseguenze negative a causa del blocco delle produzioni. Il ritorno alla normalità è atteso con ansia non solo dai membri della WGA ma da tutta la comunità creativa.
Un nuovo modello contrattuale?
I particolari del documento rimangono attualmente sconosciuti, ma sembra che gli Studios abbiano concesso alcune delle richieste avanzate dal WGA. Queste riguardano l’incremento del salario minimo, le garanzie durante la fase di scrittura delle sceneggiature, l’incremento dei diritti d’autore per le opere in streaming e le protezioni contro l’uso di intelligenza artificiale. L’accordo raggiunto tra la WGA e l’AMPTP potrebbe avere un impatto duraturo sul modo in cui vengono condotti i futuri negoziati contrattuali nell’industria dell’intrattenimento. La solidarietà dimostrata dagli iscritti della WGA e il sostegno degli altri sindacati dello spettacolo hanno giocato un ruolo cruciale nel raggiungimento dell’accordo.
Questo successo potrebbe diventare un modello per altre organizzazioni sindacali nel settore dell’intrattenimento, spingendole a cercare accordi più favorevoli per i loro membri. La lezione chiave qui è che quando i lavoratori si uniscono e agiscono solidalmente, possono influenzare positivamente le dinamiche delle trattative contrattuali. Gli sceneggiatori hanno dimostrato che è possibile ottenere guadagni significativi e protezioni per la propria categoria, anche in un ambiente altamente competitivo come quello di Hollywood. Inoltre, l’attenzione mediatica su questo sciopero e sul suo esito potrebbe portare a una maggiore consapevolezza pubblica riguardo ai diritti dei lavoratori nell’industria dell’intrattenimento. Questo potrebbe spingere altre categorie professionali a esigere condizioni migliori, portando potenzialmente a una revisione più ampia delle pratiche contrattuali e dei diritti dei lavoratori nel settore.
Credit copertina: Allison Dinner/EPA