Ogni anno l’Economist Intelligence Unit (EIU) con il report Liveability Index realizza la classifica delle città più vivibili al mondo. Il punteggio che ne fuoriesce e che decreta la vincitrice è dato da un insieme di parametri che vanno dalla stabilità economica alle infrastrutture efficienti passando per i servizi sanitari ed educativi. Quest’anno sono 172 le città a livello globale che sono state oggetto di studio e con un punteggio pari a 98.4, Vienna è stata decretata la “best liveable city in the world” per il 2023. Ma adesso analizziamo i parametri che hanno portato la capitale austriaca ad avere un punteggio così alto.
Sono 5 le macro aree di vivibilità prese in considerazione per questa analisi e sono:
Ma quali sono le altre città arrivate tra le prime 10? Se al primo posto abbiamo detto esserci Vienna che con il suo mix di cultura ha guadagnato ben 98.4 punti su 100, al secondo posto, con un minimo scarto, troviamo Copenaghen che con i suoi troll in legno e le sue case colorate al porto ha guadagnato ben 98 punti.
Al terzo ed al quarto posto troviamo due città dell’Australia, rispettivamente Melbourne con 97.7 punti e Sidney con 97.4 punti. L’Australia, in realtà, tra le prime 10 posizioni ha ben 3 città. Infatti al decimo posto troviamo Auckland con 96 punti in pari merito con la città giapponese di Osaka. E non è la sola. Anche il Canada può vantare di avere 3 città nella top ten e sono rispettivamente Vancouver, al quinto posto con 97.3 punti, Calgary al settimo posto con 96.8 in pari merito con Ginevra e Toronto al nono posto con 96.5 punti.
Ma dove sono finite le altre città europee?
Nonostante vi sia stato un palese miglioramento post Covid19, tante città europee hanno perso posizione rispetto al 2022. Francoforte e Amsterdam sono uscite dalla top ten mentre città come Edimburgo, Londra e Manchester hanno avuto un calo significativo. Basti pensare che Edimburgo nel 2022 era 35esima mentre ora è 58esima!
E l’America non se la passa meglio! La destinazione americana più alta della lista è Honolulu, Hawaii, ed è al 25esimo posto!
In coda alla classifica, a causa ancora dei disordini sociali e terrorismo, troviamo Damasco in Siria e Tripoli in Libia.
E l’Italia? Niente, l’Italia è praticamente assente e non che bisogna stupirsi di ciò. Oramai viviamo in un Paese che ti porta a dover stare attenti anche ad uscire di casa in pieno giorno per andare a fare la spesa perchè “Non si sa mai!”. E quindi cosa facciamo? Ci trasferiamo in massa a Vienna o cerchiamo di sistemare il nostro bel Paese così da rientrare nel 2024 non dico nella top 10 ma almeno nella top 50?