“Taylor Swift diventa materia di studio all’Università”. Molto probabilmente l’anno scorso neanche gli Swifties più accaniti avrebbero dato credito a questa notizia. Taylor Swift tra le materie di un esame universitario? Ma stiamo scherzando? Ma in che senso? Ed effettivamente chi avrebbe mai pensato che la star di “Blank Space” sarebbe diventata una delle tante materie di studio all’università? Ed invece, contro ogni previsione ed aspettativa, l’Arizona State University ha deciso di introdurre questo esame nel corso di laurea in Psicologia. Ma cerchiamo di capirci qualcosa in più.

Taylor Swift: il corso di laurea

Perché effettivamente detto così sembra assurdo. Come può una cantante diventare un esame universitario? E pensare che una volta si studiavano le formule matematiche ed il codice civile! Ma andiamo per gradi. La materia d’esame, inserita nel corso di laurea in Psicologia, si chiama “Psycology of Taylor Swift – Advanced Topics of Social Psycology”. Il corso sarà tenuto dalla dottoranda Alexandra Wormeley.

Il corso utilizzerà Taylor Swift come esempio semestrale di fenomeni quali pettegolezzi, relazioni e vendetta. Non si farà altro che collegare i diversi temi affrontati da Taylor Swift sulla psicologia prendendo come spunto principale l’album “Reputation” del 2017.  Questo album vendetta, il sesto della cantante, fu l’album di ritorno di Taylor, scomparsa dalla scena a causa dei suoi conflitti con Kim Kardashian e Kanye West. Sul sito dell’Arizona University, accanto alla descrizione della materia d’esame, troviamo quanto scritto:

Per essere chiari, questo corso non si concentrerà su un’analisi della stessa Taylor Swift. Piuttosto, impareremo argomenti avanzati di psicologia sociale che caratterizzano il suo lavoro, la sua vita e il suo fan, tra cui relazioni romantiche, finzione/evasione, vendetta e sviluppo sociale. L’obiettivo del corso è approfondire la comprensione di una varietà di argomenti all’interno della psicologia sociale attraverso letture empiriche, discussioni in classe e generazione di domande di ricerca.

Taylor Swift: né la prima né l’ultima

L’Università dell’Arizona non è il primo istituto che prende la star come esempio per le proprie materie di laurea. Anche il Clive Davis Institute della New York Institute negli Stati Uniti ha deciso di istituire un corso universitario su Taylor Swift. Il corso, intrapreso nel 2022, tratta dell’evoluzione di Taylor Swift come imprenditrice musicale ed analizza la cultura della musica pop facendo attenzione alle tematiche razziali e di genere. Le lezioni sono state tenute dalla giornalista di “Rolling Stone” Brittany Spanos che, l’anno scorso, ha commentato così la cosa:

Mi occupo di Taylor Swift da quando ho iniziato la mia carriera di scrittrice dieci anni fa e sono una sua super fan da ancora più tempo. È un tale onore poter condividere la mia esperienza su questa artista con un gruppo di studenti. Spero di aiutarli a ripensare a come relazionarsi con una delle star più grandi e talvolta divisive del mondo.

Taylor Swift non è la prima star a diventare una materia da studiare e diciamocelo… se fossero state tutte così interessanti le materie dei nostri corsi di laurea ci saremmo tutti laureati in super mega anticipo rispetto alla tabella di marcia. Il Clive Davis Institute in passato ha dato modo ai suoi allievi di intraprendere corsi anche su cantanti del calibro di Prince ed Amy Winehouse.

E in Italia?

La prima reazione che si potrebbe avere, se in Italia si decidesse di introdurre una materia come questa, sarebbe quella dell’ormai famosissimo meme di Matteo Renzi “First reaction: shock!”. Questo perchè l’università italiana è un’università baronale dove vige ancora la netta separazione tra cultura alta e cultura bassa. 

E allora noi continuiamo a considerare “eccellenze” quei corsi di laurea vecchi che poco ti aiutano ad aprirti nel mondo del lavoro e non diamo neanche mezza possibilità alla novità e allo studio anche di quello che potrebbe sembrare banale agli occhi dei più. I fenomeni pop, ma anche la stessa Chiara Ferragni, se studiati bene potrebbero davvero diventare un’interessante materia di studio. Ma, come sempre, le gerarchie ed il baronato all’italiana non si toccano e allora continuiamo con il vecchiume e mandiamo all’estero la nostra gioventù per non farla invecchiare prima del dovuto. 

E tornando a Taylor Swift come materia di studio, ben venga se la materia è interessante e di spessore. Ma una piccola ed innocua domanda: chi prende il massimo dei voti, vince un biglietto per il suo concerto? Chiedo per un amico!