Mutui shock: la BCE raddoppia i tassi
Mutui sotto shock. La Bce sembrerebbe decisa ad aumentare di ben 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento. Dunque, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginali e sui depositi bancari aumenteranno rispettivamente del 4%, 4,25% e 3,50% a partire da domani 21 giugno 2023.
Ma cosa significa questo? Beh significa che, mediamente, se avete acceso un mutuo a tasso fisso la rata di quest’ultimo potrebbe aumentare di 275 euro, dunque del 60% in più rispetto alla rata base. Secondo la Fabi (Federazione autonoma bancari italiani), i tassi fissi saranno destinati a raddoppiare mentre quelli variabili aumenteranno del 55-65%.
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Mutui shock: quali sono le motivazioni
L’intenzione è sempre la stessa: riportare l’inflazione sotto controllo ossia attorno al 2%. Una prospettiva futura per le famiglie non totalmente rosa e fiori visto che questo caro famiglia potrebbe perdurare almeno fino al 2025.
E il caro mutui decolla
Dunque il caro mutui non ha proprio intenzione di arrestarsi. Ma per capire meglio quanto andrà ad intaccare le tasche delle famiglie, facciamo un esempio numerico. Supponiamo di aver sottoscritto un mutuo per acquisto casa pari ad Euro 200.000 per 25 anni. Se il tasso fisso applicato dalle banche è superiore al 6% ( e tendenzialmente i tassi saranno sempre superiori al 6% dopo la decisione della BCE), la rata mensile sarà pari ad Euro 1.304; cifra che, per molti, potrebbe corrispondere all’intero stipendio mensile.
I mutui accesi prima della decisione della BCE non vedranno alcuna modifica se, ovviamente a tasso fisso. Quelli che invece sono stati accesi ma a tassi variabile nel corso del tempo hanno già subito un incremento del 70-75%.
Arrivano aiuti da parte delle banche
A fine marzo 2023, il valore dei mutui accesi per acquisto casa era pari a Euro 425,5 miliardi, il 17% in più rispetto al 2018. Le banche tra prestiti personali e credito al consumo hanno erogato 251,2 miliardi di euro ai cittadini.
Secondo Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, nonostante l’aumento spropositato dei tassi, qualora si decidesse di acquistare casa con un mutuo” sarebbe sempre più conveniente optare per il tasso fisso”.
Ma cosa succede se non si paga una rata del mutuo? Le conseguenze possono essere molteplici e di varia entità. Si parte dal pagamento degli interessi di mora fino ad arrivare alla sottoscrizione nel registro dei cattivi pagatori ma anche all’esecuzione forzata e al pignoramento dell’immobile. Ma prima di arrivare a ciò c’è la fase della rinegoziazione tramite cui si possono, appunto, rinegoziare i termini del contratto spalmandolo su più anni e dunque riducendo la rata mensile da pagare.
Tra i canoni d’affitto e le rate del mutuo, praticamente si lavora per avere un tetto sulla testa quando poi avere un tetto sulla testa dovrebbe essere quasi una cosa scontata. E ci si lamenta anche del fatto che noi giovani a 25/30/35 anni stiamo ancora a casa con mamma e papà. Ma è davvero così difficile renderci conto del fatto che viviamo in un paese in cui gli stipendi sono ai minimi storici a fronte di un costo della vita talmente tanto alto da poter essere paragonato a quello delle metropoli americane anche se viviamo in uno sputo di paese in mezzo alle montagne?