Con la legge regionale 19 novembre 1999, n°60 è stata istituita l’Artea, l’Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura. Ma quale funziona svolge? Perchè è stata istituita ed in cosa consistono i pagamenti che periodicamente vanno versati?
L’Artea è un’agenzia che svolge il ruolo di organismo pagatore riconosciuto per la liquidazione del fondo FEAGA, ossia il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia e del fondo FEASR, ossia il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale. Questi due fondi hanno la funzione di sostenere la produzione agricola dei Paesi che fanno parte dell’Unione Europea erogando ai produttori contributi e premi.
La Toscana è stata la prima regione italiana ad intervenire in tal senso attribuendo ad ARTEA questo incarico.
Abbiamo detto che ARTEA è un organismo “pagatore” ma il termine in questione potrebbe trarre in inganno in quanto il pagamento è solamente l’ultimo step di un processo più ampio e complesso. Bisogna chiarire che, le norme europee hanno introdotto l’obbligo di far transitare tutti gli aiuti verso gli stati membri attraverso l’organismo pagatore che dunque deve rispettare tutte le linee guida, le cosiddette undici linee direttrici redatte da un gruppo di esperti costituito dalla Direzione Generale dell’Agricoltura della CE.
Sono 4 gli ambiti operativi di ARTEA:
Le attività che ARTEA svolge in qualità di organismo pagatore sono le seguenti:
Rispetto agli anni passati, per la programmazione 2023-2027 sono state introdotte delle novità impattanti la governance istituzionale. Ma quali sono queste modifiche? Facciamo qualche esempio. Prendiamo ad esempio il PAC.
Il fondo interviene sia per finanziare le spese dell’organizzazione comune di mercato (OCM) sia per gli aiuti diretti agli agricoltori. Insieme costituiscono il PAC ossia il Primo Pilastro della Politica Agricola Comune. Ma cosa si intende per “aiuti diretti”? Per aiuti diretti si intende l’integrazione al reddito già assegnato sulla base del regolamento UE 1307 del 2013 che ha reintrodotto il regime di accoppiamento degli strumenti finanziari. Questo significa che ogni aiuto sarà associato a degli obiettivi raggiunti come ad esempio la corretta tenuta delle superfici agricole.
Artea nasce per evitare il rischio del mancato riconoscimento delle spese sostenute a favore dell’agricoltura dal sistema di finanziamento comunitario. Infatti, se non c’è una verifica da parte dell’organismo pagatore è facile imbattersi in errori non di poco rilievo. Basti pensare che prima dell’istituzione di ARTEA, le correzioni finanziarie subite dall’Italia sono state pari a 2.202 milioni di euro con una media di 170 milioni di euro all’anno.
I fondi che sono stati messi a disposizione per l’agricoltura sono suddivisi in questo modo:
Potranno richiedere l’accesso al credito tutte le aziende individuali iscritte alla Camera di Commercio nel settore Artigianato, Industria ed Agricoltura.
La richiesta va fatta esclusivamente per via telematica rispettando la data di validità presente nel bando.